Come vivi quindi questo evento televisivo, il TRL awards, che ti vedrà sul palco davanti ad un pubblico giovanissimo e sicuramente molto “pop”? Intanto ho la possibilità di esibirmi davanti un pubblico molto numeroso che è una cosa che ti dà sempre una grande energia, una forte emozione. E poi lo prendo come un occasione per farmi ascoltare, perché no, anche da qualcuno che potrebbe conoscermi meno. Quindi ne sono contenta. Nel tuo album oltre che l'italiano e l'inglese c'è un brano in francese “Mantenau Noir”. Il francese è la tua prima lingua? Sì, insieme all'italiano, perché mia madre è belga. Sei appassionata e ispirata anche dalla musica francese? In parte sì, più che altro “francofona”; quando ero piccola a casa grazie a papà (appassionato di musica, nato in Tunisia e parlante francese ndr) ascoltavamo molto gli chansonnier francesi come Brassens, e altri. Però è musica d'altri tempi, del panorama attuale non conosco molto. Però mi viene in mente Camille (cantautrie francese e cantante dei Nouvelle Vague ndr): è davvero geniale. Allora lo prendiamo come consiglio radiofonico! |