L'andamento sbilenco di Where Is My Mind? diventa in breve la migliore colonna sonora della generazione X, quella che celebra i perdenti anche di più dei vincenti. Si tratta a ben vedere di una vera e propria rivoluzione culturale e piace pensare che senza brani come Cactus o la grintosa Bone Machine, niente sarebbe stato lo stesso. Il ferro viene battuto bello caldo, ma d'altronde questo è il destino di coloro che vivono costantemente un pizzico in anticipo rispetto agli eventi. Doolittle (1989 - ****) è solo leggermente inferiore allo splendido predecessore e può contare forse in brani ancora più incisivi, pur con una qualità complessiva meno costante. Debaser, Wave Of Mutilation e Monkey Goes To Heaven sono ancora lì a dimostrare che l'insegnamento degli Husker Du non era affatto caduto nel vuoto. I ragazzi le ballano alle feste e le continueranno a ballare, triturandosi ben bene le ossa, probabilmente per l'eternità. Mentre Kim Deal è distratta dal grande successo del suo side project The Breeders (messo su insieme a Tanya Donelly delle Throwing Muses), esce il deludente Bossanova (1990 - **1/2), caratterizzato da un sound più sperimentale ed in generale leggermente più in linea con il catalogo della 4AD. Dig For Fire e Down To The Well sono le canzoni migliori del disco che annuncia l'inizio della fine. La prima parte di carriera si chiude con l'alterno Trompe Le Monde (1990 - ***), che può essere considerato un connubio tra le atmosfere di Surfer Rosa e quelle di Bossanova. Black prepara la sua pregevole carriera solista classic rock con brani del livello di Planet Of Sound e Letter To Memphis. Kim Deal si gode lo straordinario successo delle Breeders (in particolare grazie al singolo Cannonball), mentre Joey Santiago diventa una sorta di eminenza grigia dell'alternative rock degli anni '90. Dopo che i Nirvana hanno riconosciuto esplicitamente il debito contratto verso lo stile del quartetto bostoniano, esce una testimonianza delle capacità live dei Pixies. Live At BBC (1998 - ***1/2) ha una scaletta convincente soprattutto nei primi episodi (le sessions del 1988), quando la rabbia della band è ancora impetuosa e poco mainstream. Meglio comunque rivolgersi ad alcuni dei bootleg ufficiali distribuiti direttamente sul sito del gruppo (anche se scandalosamente privi della scaletta stampata sulla bella copertina cartonata). |