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Radiogas Reload N. 3

 

Radiogas vi propone alcuni album da rivalutare (e da riascoltare con attenzione) usciti negli scorsi decenni.

 

Joe Jackson – Summer In The City: Live In New York

  

Anno di pubblicazione: 2000

Provenienza: Gran Bretagna

Genere: pop

Voto: ***1/2

Brano migliore: Another World

 

Commento: dopo tanti anni Jackson torna finalmente al pop e al rock. Lo fa mettendo insieme un inedito trio jazz che non suona affatto jazz. Vengono suonati brani (soprattutto) vecchi e nuovi ed alcune cover molto interessanti (Lovin Spoonful, Yardbirds, Steely Dan, Beatles e Duke Ellington). Al pianoforte Jackson è molto migliorato, pur non essendo un virtuoso, rispetto all’inizio della carriera solista. Un disco gustoso e grintoso. Molto meglio di recenti prove sullo stesso tenore e con la medesima formazione.

 

Assomiglia a: Ben Folds Five, Billy Joel, Donald Fagen

 

Dove ascoltarlo: a New York City, nel proprio piano bar preferito.

 

Satchel – The Family

  

Anno di pubblicazione: 1996

Provenienza: USA

Genere: alternative rock

Voto: *****

Brano migliore: Not Too Late

 

Commento: la band di Shawn Smith è stata il contraltare quieto degli Afghan Whigs, per la propria attitudine soul, rafforzata dal continuo uso del pianoforte. Soprattutto però preme sottolineare l’eccezionale capacità compositiva di questo gruppo di Seattle, in grado di sfornare canzoni memorabili almeno quanto sconosciute al grande pubblico. Un piccolo - grande tesoro nascosto con il fragile falsetto di Smith sempre bene in evidenza. Menzione particolare per l’eccezionale batterista Regan Hagar, in seguito collaboratore del progetto metal Nailbomb, con Max Cavalera.

 

Assomiglia a: Afghan Whigs, Screaming Trees

 

Dove ascoltarlo: davanti alla finestra, guardando la pioggia che scende regolarmente ed incessantemente.

 

Cowboy Junkies – The Caution Horses

  

Anno di pubblicazione: 1990

Provenienza: Canada

Genere: country - rock

Voto: ***

Brano migliore: ‘Cause Cheap Is How I Feel

 

Commento: per molti il miglior album della famiglia Timmons (io preferisco di gran lunga il più grintoso Lay It Down di sei anni successivo), questo disco è il primo in studio, dopo i due live degli anni ’80, per i Cowboy Junkies. Certo se l’album proseguisse sulla stessa falsariga dell’uno - due iniziale (Sun Comes Up, It’s Tuesday Morning e ‘Cause Cheap Is How I Feel) sarebbe uno degli album più belli della storia, ma non si può avere tutto ed il resto è molto, ma molto più ordinario. Ordinario, ma di gran classe.

 

Assomiglia a: Buffalo Springfield, The Band

 

Dove ascoltarlo: facendo jogging nel parco. Oggi è la giornata ideale per perdere qualche etto e sentirsi meno in colpa.

 Piers Faccini – Tearing Sky
  

Anno di pubblicazione: 2006

Provenienza: Gran Bretagna / Francia

Genere: folk

Voto: ***1/2

Brano migliore: Sons And Daughters

 

Commento: onestamente un album prodotto non benissimo da JP Plunier (che del resto abbiamo sentito rovinare anche la parte elettrica di Both Sides Of The Gun di Ben Harper) che non rende giustizia alle capacità del nostro come cantante e scrittore. C’è molta musica etnica in questo Tearing Sky e pochissimo rock. Visto dal vivo Faccini è un musicista carismatico ed emozionante, la sua voce riesce a rapirti come solo le migliori poesie sanno fare. Non perdetelo di vista perché prima o poi farà il botto con un capolavoro.

 

Assomiglia a: Ben Harper, Paul Simon, Nick Drake

 

Dove ascoltarlo: in una serata romantica con il proprio partner.

Down By Law 

PunkRockAcademyFightSong

  

Anno di pubblicazione: 1994

Provenienza: USA

Genere: punk rock

Voto: ***1/2

Brano migliore: 500 Miles

 

Commento: mentre il nuovo hardcore melodico californiano esplode in tutto il mondo con il successo di Green Day, Offspring, Bad Religion e Rancid, rimangono misconosciuti i veterani Down By Law che danno alle stampe quello che probabilmente rimane il loro album più riuscito. La parola chiave per capire questo lavoro è “potenza”. Sembrano i Circle Jerks di Group Sex, ma più rock e senza quella fastidiosa tendenza del “cazzeggio a tutti i costi”. PunkRockAcademyFightSong è disco più che serio.

 

Assomiglia a: Circe Jerks, Bad Religion, Social Distortion

 

Dove ascoltarlo: alla discarica di auto rottamate, manovrando
 
  Lorenzo Allori