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Matthew E. White – Fresh Blood

Anno di pubblicazione: 2015

Provenienza: U.S.A.

Genere: soul, pop

Voto: ***

Brano migliore: Holy Moly



Commento: Il soul anni '70, o ancora peggio il "white soul" anni '70 è una faccenda un po' complicata per essere liquidata in poche righe. E' troppo patinato, troppo ammiccante al ballo e quindi al funk e troppo datato a livello sonoro. Il giovane Matthew E. White invece, dopo aver ben studiato il grande cantautorato americano (Brian Wilson e Randy Newman su tutti), si rivolge proprio a questo tipo di sonorità. Ne viene fuori una cascata di philly sound, un insieme di canzoni che potrebbero formare un falso greatest hits di Al Green, un grandioso spreco di archi degno di Isaac Hayes, ma anche qualche strana incursione indebita in ambito country rock. Ascoltate ad esempio il caracollare hony tonk del pianoforte in Feeling Good Is Good Enough. Se vi sembra di averlo già sentito, vi consiglierei di recuperare gli ultimi album realizzati da The Band con Richard Manuel ancora in vita. Per il resto piace parecchio la grandiosa melodia molto Beach Boys di Vision ed un giro di basso che, ad un certo punto, potrebbe far invidia a quell'altro, quello famoso, quello dei Temptations (Holy Moly). Matthew E. White cita con furbizia e competenza, ma incasserà meno dello sperato (almeno secondo me).


Assomiglia a: vedi sopra.

Dove ascoltarlo: in heavy rotation su Radio Capital TV.

Lorenzo Allori