Anno di pubblicazione: 2017 Provenienza: Mali Genere: blues, musica etnica Voto: ***1/2 Brano migliore: Sastanaqqam
Commento: i Tinariwen sono ormai una presenza fissa tra gli scaffali e nelle playlist dei grandi appassionati di blues. Da diversi anni sono dovuti fuggire dal Mali per motivi politici (lo raccontano magistralmente nella splendida Sastanaqqam) e si sono rifugiati in un ambiente a loro congeniale, quello del rovente deserto di Johua Tree, in California. Anche questo nuovo album Elwan è stato infatti registrato in California, con però anche una puntatina in Marocco, forse per sentire di nuovo sulla propria pelle il caldo vento del Sahara. A parte le ospitate di Matt Sweeney, Mark Lanegan e Kurt Vile, questo nuovo album dei Tinariwen non si discosta poi molto dai predecessori. Resta il fatto che risulta essere il meglio riuscito degli ultimi anni, appena un micro gradino al di sotto del mitico Amassakoul (2004), che ne rivelò per la prima volta la bravura al mondo occidentale. L'insostenibile tristezza di certe canzoni di Elwan, dovuta sicuramente all'esilio forzato, potrebbe comunque riuscire ad esorcizzare le nostre misere difficoltà quotidiane. La bellezza vince, sempre.
Assomiglia a: Bombino o Bobby Krieger che suona le parti di chitarra di The End accompagnandosi con una band tuareg. Dove ascoltarlo: in groppa ad un grande elefante. |