On Air Stiamo trasmettendo:
Nightswimming "La ventunesina onda" con Alessandro Licusati

Parola di DJ

newsletter
Vuoi essere informato su tutte le novità di Radiogas?
Iscriviti alla nostra newsletter
Scrivi la tua email



FRIDA

di Julie Taymor (USA; 2002)
con Salma Hayek, Alfred Molina, Geoffrey Rush, Antonio Banderas, Valeria Golino, Edward Norton, Ashley Judd




Frida, la pittrice dalla volontà indistruttibile che riemerge dal dolore per amare l'uomo di tutta una vita, il pittore di murales Diego Rivera; Frida che non si nega a nessuno e soffre la gelosia come una spina nel fianco.
"Frida", presentato al Festival di Venezia del 2002, ha riscontrato un notevole successo di pubblico ed è coinciso con un periodo in cui la figura dell'artista messicana è stata notevolmente rivalutata, soprattutto in Europa.
Il film, tratto dal libro "Frida: A Biography of Frida Kahlo" di Hayden Herrera, racconta appunto la storia dell'artista messicana, nata agli inizi del novecento, malata di spina bifida e costretta a letto per lungo tempo a seguito dei postumi di un durissimo incidente accadutole quando aveva diciotto anni. 
 

Nel film, spesso, si stenta a capire se la malattia indebolisca o rafforzi le potenzialità della ragazza, certamente ne forgia il carattere che la porterà a farsi largo nell'esistenza che le riserverà l'onore di avere come amanti grandi personaggi come Leone Tolstoj e Pablo Picasso.
La regista Julie Taymor, ha diretto, con gusto, un film dove gli attori principali sono appunto i quadri dell'artista che compaiono spesso nelle immagini e che si adeguano ai momenti della vita di Frida, alle sue gioie come alle profonde sofferenze.

Una menzione particolare va riservata all'attrice Salma Hayek, molto somigliante anche nel fisico a Frida Kahlo, che ha recitato con passione e capacità rendendo onore alla figura della pittrice; la stessa Salma Hayek ha firmato alcuni dei quadri che nel film passano per opere della stessa Frida.

Il limite del film risiede nella zoppicante rappresentazione di ciò che sta intorno ai personaggi principali, di ciò che accadeva all'epoca in Messico e negli Stati Uniti dove si svolge la seconda parte della storia; la finezza che la regista dimostra nel descrivere i personaggi non si ripete quando mostra la situazione socio economica dei due paesi, facendo largo uso di luoghi comuni e dimostrando un scarsa capacità interpretativa.

L'inviato Morellik