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FUNERAL PARTY

(Death at a funeral)

REGIA: Frank Oz
CAST: Matthew MacFadyen, Rupert Graves, Peter Dinklage, Alan Tudyk, Daisy Donovan, Kris Marshall, Andy Nyman, Jane Asher, Ewen Bremner, Keely Hawes
ANNO: 2007
NAZIONE: GB




Che ne è stato del vecchio umorismo all'inglese, ormai annacquato negli ultimi anni dalle commediole con Hugh Grant? Grazie a questo film, direi che è tornato alla grande, con tutta la sua carica grottesca e cattiva.
D'altronde che c'è di più umoristicamente nero di ridere di fronte a un funerale? Già dal titolo originale e dalle primissime scene, intuiamo la presenza del classico humor inglese, molto sottile e presentato quasi in modo serio, ed è questo che lo rende irresistibilmente divertente.

Si tratta di un film decisamente a basso costo, dato che è ambientato praticamente tutto nella casa dove si svolge un funerale durante il quale, tra familiari e non, ne succederanno di tutti i colori, tra litigi, equivoci, rivelazioni...

Diretto da un esperto di commedie come Frank Oz (In & Out, La piccola bottega degli orrori) che proviene dalla scuola di John Landis con cui ha recitato in vari film ( qualcuno lo ricorderà in "The Blues Brothers" , dove interpreta l'impiegato che all'inizio del film restituisce i vestiti a John Belushi che sta uscendo di prigione, compresi profilattici non usati e usati), il film è interpretato da un gruppo di attori affiatati e tutti bravissimi (requisiti necessari in un film corale) e sorretto da una sceneggiatura di ferro con dialoghi irresistibili (resi bene anche grazie all'ottimo doppiaggio in italiano) e gag ben fatte. 

Forte anche del fatto di non durare troppo, come succede a troppe commedie di trama esile, la pellicola è davvero divertente dall'inizio alla fine, riuscendo a partire lentamente per presentarci bene i personaggi, in modo che ci risultino subito simpatici, fino ad un progressivo crescendo di situazioni comiche e grottesche, alcune veramente geniali. Perfino le gag più di grana grossa sono fatte con gran classe. Anche il finale, fortunatamente, conserva una punta di follia grottesca (assolutamente esilarante). Un semplice lieto fine avrebbe stonato col resto del film.

I fan del film Trainspotting, avranno riconosciuto Ewen Bremner, che in quel film interpretava il timido drogato, Spud e che qui invece fa lo spavaldo. Insomma, non è un'altra stupida commediola britannica che pretende di far ridere a tutti i costi, ma riesce solo ad annoiare.

Qui si ride sul serio, perché viene assolutamente spontaneo.

Mirko Ciardi

Per commenti: mirko.metal@yahoo.it