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LAKE PLACID

Di: Steve Miner (USA, 1999)
Con: Bill Pullman, Bridget Fonda, Oliver Platt, Brendan Gleeson




La formula è sempre quella inaugurata da "Lo Squalo": parte iniziale dove la suspense consiste nel non vedere il mostro, ma che poi cala quando il mostro si vede. Però bisogna dire che questo film non è così scontato e banale come può sembrare anche dalla storia, non certo originalissima: un enorme coccodrillo preistorico semina paura e morte in un tranquillo lago del Maine e lo sceriffo del luogo, una paleontologa di città e un folle cacciatore di coccodrilli (che dice di riuscire a capirli) gli danno la caccia. Piuttosto classica come situazione. Ma è il modo in cui viene raccontata che riesce a fare la differenza.

 Il regista, Steve Miner, non è il primo arrivato in maniera di horror dato che ha diretto diversi episodi di "Venerdì 13" con il suo stile truculento-erotico (ma anche alcune commedie piuttosto stucchevoli) e riesce a creare un'atmosfera niente male, aiutato anche dai bellissimi paesaggi, che una volta tanto non sembrano da cartolina. Bravi gli attori, con l'eclettico Bill Pullman ("Balle Spaziali", "Camper"..), Bridget Fonda ("Jackie Brown"," Soldi Sporchi"..) che interpreta la paleontologa gnocca e nevrotica, Brendan Gleeson lo sceriffo burbero preso per il culo da tutti e Oliver Platt, l'uomo che sussurrava ai coccodrilli.
 

Buona la sceneggiatura che alterna sapientemente trucido e comico, paura e umorismo, con dei dialoghi molto divertenti e un umorismo goliardico-godereccio che non ti aspetteresti in questo tipo di film. Il coccodrillo è ben fatto, senza spreco di effetti speciali.
Insomma, un discreto film d'avventura con animali assassini molto godibile.
Inoltre c'è un'altra chicca strepitosa: la vecchina che sacrifica le sue vacche al coccodrillo come se fosse un dio.
Strizzatina d'occhio finale che lascia un enorme portone aperto ad uno o due seguiti (che spero non facciano mai).

Mirko Ciardi