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PANE E CIOCCOLATA

di Franco Brusati(Italia, 1973)
con Nino Manfredi, Paolo Turco, Gianfranco Barra, Tano Cimarosa, Ugo D'Alessio, Johnny Dorelli, Umberto Raho, Giorgio Cerioni, Anna Karina, Fortunato Arena




"Pane e cioccolata" è un film sugli emigranti, sulle difficoltà di vivere lontano dalla famiglia e dagli affetti, circondato da un popolo come quello svizzero che non è mai stato troppo indulgente verso le nostre debolezze.
Il registro scelto da Franco Brusati per raccontare la storia di Nino che lavora in un ristorante svizzero nella speranza di poter offrire un futuro alla sua famiglia, è quello di una commedia amara che sa anche essere divertente ed ironica interpretata da un Nino Manfredi in una delle interpretazione meglio riuscite. Manfredi è perfetto per vestire i panni di un uomo che non si rassegna alla sconfitta, che vorrebbe essere preciso ed efficiente come un mitteleuropeo ma che rimane irrimediabilmente latino, scanzonato ed approssimativo.

 

 
Tra gli altri attori figura Johnny Dorelli, nei panni di un ricco industriale italiano che vive in Svizzera per sfuggire alle grinfie del fisco italiano e che vive una vita priva di emozioni immerso nel denaro e nell'indifferenza della famiglia che lo considera un fallito.

Questo film che ha nella fotografia e nella scelta delle location uno dei suoi punti di maggior valore, offre alcune immagini che sono scolpite nell'immaginario collettivo nazionale come quelle relative alla famiglia di lavoratori italiani alle dipendenze di un uomo d'affari che osserva e ammira dall'interno di un pollaio i figli del ricco industriale che fanno il bagno in un laghetto bucolico.

Brusati, con eleganza, lontano dal voler criminalizzare gli Svizzeri non commette l'errore di scadere in uno stupido campanilismo e mostra i limiti della nostra cultura e le nostre eccessive difficoltà di ambientarci, di rassegnarci alla lontananza dal mare, dalle nostre radici.

Il finale del film come in ogni commedia che si rispetti lascia intendere che la speranza sia possibile anche se spesso è difficile intravederla e scolpisce negli occhi di Nino Manfredi commossi e determinati la voglia di riscatto di un'intera generazione di emigranti.

L'inviato Morellik