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Rock Of Ages

Regia: Adam Shankman

Cast: Tom Cruise, Malin Akerman, Catherine Zeta-Jones, Diego Boneta, Julianne Hough, Alec Baldwin, Russel Brand, Paul Giamatti, Mary J. Blige…e Sebastian Bach, che appare per pochi secondi e mi ha fatto urlare uno "SKID ROW" in pieno cinema.


Nazione: Usa.

Anno: 2012 

E sorse da un limbo sudaticcio creato da braccia e gambe nude di groupies adoranti…ah, non è Stacee Jaxx il protagonista? No, perché mi pareva. Rock Of Ages, ovvero: come odiare mortalmente i protagonisti adorando tutto il resto. 1987, Los Angeles. Anno di nascita di quell'Appetite For Destruction che cambiò un po' tutto il rock n'roll, anni dell'imperante glam metal alla Poison, Bon Jovi e Twisted Sisters, anni dei Def Leppard, Skid Row, Motorhead e, ovviamente, Guns n'roses. Sherry, che è stucchevole e poco alcolica già dal nome, parte da Tulsa per seguire i suoi sogni di rock n'roll fino a L.A., dove incontrerà Drew. Guarda caso aiuto barman proprio in quel Bourbon Club che è il centro della musica live del Sunset. Lo sapete, no? Si innamorano, litigano, poi in un modo o nell'altro (non ve lo dico) fanno pace e l'amore trionfa. Auguri e figli maschi. E vabè. Fine della parte pallosa della recensione, anche se c'è da ammettere che Diego Boneta e Julianne Hugh hanno una voce niente male, e sono protagonisti di scene esilaranti. ("Quando è morto il mio criceto la tua musica mi ha salvato dall'abisso" confiderà Sherry a uno Stacee Jaxx ubriaco come un tegolo che però, nel pieno della bomba alcolica, riesce pure a suggerire le risposte al cruciverba a un capellone barbuto). Il contorno, però, è splendido: c'è Los Angeles nel pieno della rock n'roll era, c'è una colonna sonora che ha dell'incredibile, cantata dagli stessi attori (e, ragazzi…Tom Cruise sarà anche uno schizzato per Scientology…ma ha una voce della Madonna!), c'è l'atmosfera  che ti fa dire sta succedendo qui, ora, e io ci sono in mezzo! Terrificante sentire la mancanza di qualcosa che non hai mai vissuto. Alec Baldwin e Russel Brand sono magistrali nei rispettivi ruoli di proprietario burbero e braccio destro rocchettaro del sopracitato: i loro Dennis e Lonny sono i punti che tengono insieme la coperta roccheggiante che è questo film e, ovviamente, mandano avanti come possono il Bourbon Club difendendosi con espedienti et similia dal vero nemico del rock n'roll…le tasse! Tasse che Patricia Whitmore, moglie del sindaco interpretata da una Catherine Zeta-Jones in forma smagliante decide di sfruttare per far chiudere il Bourbon, covo di tre cose: sesso, musica detestabile…e sesso, rappresentati egregiamente da Stacee Jaxx. Un po' Axl Rose e un po' Jim Morrison, Stacee è l'icona del rock leggendario, il rappresentante vivente del dio della chitarra e un sacco di altre cose fighe che vorrei scrivere ma mi trattengo. Bello e dannato come è giusto che sia, sarà salvato in extremis dalla giornalista di Rolling Stone, Constance Sack, interpretata da  Malin Akerman, con cui eseguirà una splendida versione di I Want To Know What Love Is dei Foreigner. "Ho già conosciuto le pene dell'amore, e non so se riuscirò ad affrontarle di nuovo", canta lei cercando di slacciargli i pantaloni coi denti. Splendido. Rock n'roll. Tom Cruise ruba letteralmente la scena, perfettamente calato nel ruolo della rock star ormai controllata da alcool e un manager senza scrupoli interpretato da un Giamatti più che perfetto, sempre accompagnata dal suo babbuino domestico vestito in modo impeccabile e ormai innegabilmente, disperatamente, schiavo del rock n'roll.  All'orizzonte si affacciano le prime ombre dei peggiori anni '80, quelli delle prime boy band in cui, colpa sua e della sua tontaggine, Drew cadrà come un pesce lesso (e la scimmia lo salverà) ma non temete: il rock n'roll non morirà mai.

E brinderemo alla sua vita a suon di Nightrain.

 Valentina Ceccatelli