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SERAPHINE - Martin Provost

Regia: Martin Provost

Anno : 2008

Nazione: Belgio, Francia

Durata: 125 min

Seraphine è una donna umile, poco curata, grezza nelle movenze, votata a servire il prossimo (non a caso è una donna di servizio presso una famiglia della borghesia francese); lavora con meticolosa cura, è silenziosa e attenta ai piccoli particolari, che sia un fiore raccolto in un maestoso campo verde pastello o un lumino di una chiesa rosso fiammeggiante. Tutto ciò che la circonda cattura la sua attenzione, tutto viene fotografato e trasfigurato, una volta memorizzato, su tela. Seraphine Louis è una pittrice (perché questo era ed è stata) realmente esistita nata alla fine dell'800, di scarsa istruzione, di poche parole ma attenta ascoltatrice, apparentemente "fuori dagli schemi" di quel tempo (si ricordi la scena del bagno nuda nel fiume noncurante dei possibili occhi indiscreti). La sua passione per l'arte emergerà gradualmente, la sua marcata sensibilità un tempo oggetto di scherni da parte dei suoi superiori (la padrona di casa non mancherà di sottolineare l'inutilità della sua arte, fredda e lontana da qualsivoglia forma di interpretazione personale) diventerà un'arma a doppio taglio. Quella di Seraphine sarà una vita difficile, da donna sottovalutata da molti si ritroverà ad essere apprezzata dai pochi (ma buoni), a dover investire su una parte di se sconosciuta e suo malgrado per lungo tempo tenuta in penombra. L'arte qui viene elevata ed esibita come un trofeo, diventa elemento di rivincita verso chi riesce ad esprimersi solo attraverso l'uso di parole celate (ogni dipinto è un pensiero sussurrato e percepito solo da coloro che hanno un orecchio votato all'ascolto) e mai pronunciate, verso coloro la cui sensibilità è maestra e compagna di vita.

Bellissime scenografie, azzeccato l'uso moderato di dialoghi (Seraphine stessa dimostrerà essere afona di parole), ad evidenziare che l'arte non è caos ma pace dei sensi; maestosa(ricorda nei lineamenti fisici una pittrice un po' "scapestrata") l'interpretazione dell'attrice francese Yolande Moreau. La critica stessa non si è sprecata in quanto ad elogi....come non dargli torto!

 

 Chiara Boriosi