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Florence + The Machine (Bologna, 9/3/10)

 
Martedì 9 marzo e a Bologna nevica. Una neve fuori tempo massimo, una coda di un inverno iniziato mesi fa e che dovrebbe già essersi esaurito e invece mostra una nuova rinvigorita voglia di manifestarsi. E, metaforicamente parlando, è la serata ideale per l'unica data italiana per il 2010 per Florence + The Machine, band inglese che lo scorso anno ha pubblicato il primo disco "Lungs". Infatti questo disco ha avuto una vita lunga come il pazzo inverno italiano, ha scalato le classifiche inglesi molto lentamente arrivando al numero uno solo dopo 28 settimane, periodo nel quale il mercato discografico brucia almeno dieci dischi. Ma non si tratta solo successo commerciale: premio della critica ai Brit Awards 2009, premio per il Migliore Album inglese ai Brit Awards 2010, candidatura al Mercury Prize (l'Oscar per la musica britannica). E si vocifera che i Blur vogliano proprio questa band per l'apertura dei loro concerti inglesi previsti per Giugno.

E infatti questo sarà proprio il concerto delle conferme. Intanto si conferma che il titolo del disco "Lungs" (ovvero polmoni) è perfetto per questa ragazzina che ha una voce potente, sbalorditiva, particolarissima che risalta maggiormente dal vivo con nuovi arrangiamenti meno pomposi rispetto all'album. Ed è proprio sulla sua potenza vocale che ruota tutto lo spettacolo. Tutto il resto è in più. Anche le scarpe, che Florence si sfila dopo il primo pezzo per poter saltare selvaggiamente da una parte all'altra del palco. E anche questa è l'ennesima conferma: siamo di fronte ad un animale di palco. Oltre a cantare suona con trasporto un tamburo, sistemato a fianco dell'asta del microfono ornato da fiori, dal voga sapore hippy come la sua tunica allacciata sulla schiena.

E riesce a galvanizzare il pubblico con la sua immediatezza, spontaneità e carisma da anti-diva. Vuole e ottiene un aola del pubblico da destra a sinistra. Chiede e ottiene che gran parte dei fidanzati presenti prenda sulla spalle le compagne per una scena più da festival che non da club.

E il pubblico risponde con entusiasmo cantando completamente quasi tutte le canzoni, saltando e regalandole una bandiera italiana alla fine dello show!

Sentiremo ancora molto parlare di questa ragazza, c'è da scommetterci!

Scaletta:

Howl - Kiss With A Fist - Hurricane - My Boy Builds Coffins - Between Two Lungs - Hardest of Hearts - Drumming Song - Cosmic Love - Blinding - Ghosts - Dog Days Are Over . Bis: You've Got The Love - Rabbit Heart (Raise It Up)

                                                                     

                                                                    MatteoLion