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Gogol Bordello Live @ Estragon

 
GOGOL BORDELLO - Bologna, Estragon, 24 maggio 2010

 "Carnival is comin'
All guitars are strummin'
And says old hitano
Boy, forget about the bling
Here is a guitarra
For you little chavo
If you slave to kissing
You gotta play this thing"
Lela Lela Pala tute... lela lela lela... non riesco a smettere di canticchiare!
Signori e Signore sono convinta se c'eravate anche voi, vi ritrovereste nella stessa situazione!
Direi che è questo l'elemento essenziale per definire un concerto -un Successone!

Lunedì 24 maggio al Estragon di Bologna, non è mancato nulla, anzi! Come avrete già capito,sto parlando proprio di loro, Eugene Hütz, Sergey Ryabtsev, Yuri Lemeshev, Oren Kaplan, Thomas 'Tommy T' Gobena, Eliot Ferguson, Pamela Jintana Racine, Elizabeth Chi-Wei Sun, Pedro Erazo, di coloro che hanno accesso un fuoco a 250 gradi in tutti i presenti: dalla signorina formosa dai capelli fucsia e calze leopardate, al mitico secchione dagli occhialini rotondi! Ebbene sì, anche questa volta ce l'hanno fatta a risveglia la parte più gypsy del pubblico. E' proprio questa la peculiarità dei Gogol Bordello: la spontaneità con la quale riescono a dare il massimo.

Dovevate vedere in quale simbiosi d'incanto Yuri Lemeshev (fisarmonica) e Sergey Ryabtsev (violino) suonavano Wonderlust King; il violino e la fisarmonica sembravano un tutt'uno, un pezzo unico e prezioso della "gypsy machine". Per riscaldare al meglio l'atmosfera sul palco non poteva mancare il vino, invece tra il pubblico la birra, tutto ciò inizialmente era ben custodito nelle bottiglie e nei bicchieri, ma non è durato a lungo; già dopo la prima canzone si potevano ammirare fuochi d'artificio rigorosamente "liquidi".

Non pensate che i fuochi d'artificio fossero solo a fini decorativi, anzi tutt'altro! Dopo l'energica e sudatissima 60 Revolutions sembrava di ricevere la manna dal cielo. I "gypsy rhythms" del gruppo newyorkese hanno avuto una tale forza da trasportare tutti indistintamente nell'Arcadia gogoliana , l'Arcadia del rigore anarchico, della trasgressione imperscrutabile e ovviamente dell'agghiacciante calore ! Bè, dopo questa digressione direi che riprendo a canticchiare...lela lela lela..lela pala tute ...Jas kana meres, Merava pala late !!!

 Xenia