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Disappears – Low: Live In Chicago

Anno di pubblicazione: 2015

Provenienza: U.S.A.

Genere: elettronica, kraut rock

Voto: ***

Brano migliore: A New Career In A New Town


Commento: In questo continuo frullato di revivalismi, ho sempre guardato con sospetto quelle operazioni che intendono ricreare, spesso in formato live, la magia di album che hanno fatto la storia della musica popolare dello scorso secolo. Faccio un'eccezione per questo live dei Disappears, perché cerca di appropriarsi di un disco che mi ha sempre fatto riflettere. Low, inizio della trilogia berlinese di David Bowie, uscì nel 1977, ma già all'epoca era un oggetto alieno oggettivamente fuori dal tempo. Utilizzando il linguaggio del kraut rock e della ambient (significativamente venne registrato proprio a Berlino), di fatto Low anticipava non tanto il punk che era alle porte, ma addirittura il post punk e buona parte della musica del decennio successivo. E la cosa curiosa è che lo faceva con la partecipazione attiva di altre due autentiche icone degli anni '70, come Brian Eno e Robert Fripp. I Disappears, pur con tutta la loro filosofia sperimentale, si tengono abbastanza fedeli all'originale ed inaspettatamente (almeno per me) trovano la giusta chiave poetica per reinterpretare la parte formata da vere canzoni (in particolare le due più famose: Sound And Vision ed Always Crashing In The Same Car). Questo live è un'interessante opera di archeologia pop, più che di vera e propria creatività.


Assomiglia a: al David Bowie della trilogia berlinese (e quindi a Brian Eno ed ai Kraftwerk).

Dove ascoltarlo: davanti ai murales messicani di Chicago.

 Lorenzo Allori