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The Necks – Unfold

Anno di pubblicazione: 2017

Provenienza: Australia

Genere: ambient, drone music, minimal jazz, kraut rock

Voto: ***

Brano migliore: Time Piece


Commento: Il trio avant jazz ante litteram per eccellenza festeggia trenta anni dalla fondazione con un mastodonte lungo quasi ottanta minuti. Unfold contiene solo quattro lunghe tracce, che non è un'idea peregrina definire come "drone music". Il dialogo si sviluppa in particolare tra poche note ripetute in modo circolare dal pianoforte di Chris Abrahams ed un ricco tappeto di piatti ed altre percussioni gestito dal bravissimo Tony Buck. Il risultato ipnotico talvolta sfiora la new age e tende (ehm) forse a fare rilassare troppo l'ascoltatore. Ecco perché è sbagliatissimo parlare di jazz quando si affrontano i Necks, che anzi pianificano molto attentamente le proprie rigorose composizioni ed elevano ad arte la pura ripetizione.


Assomiglia a: ai Cluster & Brian Eno impegnati in una jam con il Modern Jazz Quartet.

Dove ascoltarlo: sulle sponde di un freddo ruscello montano, che corre in un letto sassoso.

 Lorenzo Allori