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FLOYDSPOTTING - Guida alla scoperta dei Pink Floyd

Se un gruppo rock ha mai creato una geografia immaginaria, questi sono i Pink Floyd. Si trattasse di viaggiare sul lato oscuro della luna o di puntare dritti verso il cuore del sole, o addirittura di abbandonarsi a derive interstellari, la cosmografia Floyd ci sembrava trascendente quant'altre mai, anche nelle puntate cinematografiche di More, Obscured By Clouds e nel deserto sconfinato di Zabriskie Point.

Poi è chiaro che queste illusorie profondità ne adombravano ben altre, immanenti, interiori, rese evidentissime dal potere evocativo della musica: di qui l'inquietudine delle più popolari pagine del gruppo, da Meddle a Dark Side, che intuivamo rivolta al nostro destino più che a quello delle stelle doppie anche prima che ce lo spiegasse Waters... E saranno gli anni, o chissà che altro, eppure siamo sempre più interessati ai fili invisibili che legano geografie immaginarie e luoghi reali, a quegli scatti della fantasia che hanno trasformato una semplice distesa erbosa collinare, o un parco al centro di una cittadina, o magari un intero paese come l'Inghilterra degli anni Sessanta, in evocazioni assolute per più di una generazione. Provate ad esempio a nominare al Floyd fan Grantchester Meadows oppure il pavimento a righe della copertina di Madcap Laughs di Syd Barrett. Sorriderà e vi darà un occhiolino d'intesa. Del resto, come dargli torto??

Proprio in direzione di una simile filologia Floyd si muove, con bella completezza, questo libro di Alfredo Marziano e Mark Worden (Floydspotting. Guida alla geografia dei Pink Floyd, Giunti 2008). Nato a margine di una serata sul gruppo organizzata per la provincia di Pesaro e Urbino, vuole essere una guida esaustiva ai luoghi dove i nostri "hanno abitato, vissuto, studiato, suonato, fatto progetti, perso tempo, bevuto e talvolta dato di matto". Floydspotting, appunto. Fino a recuperare quei luoghi (e basti citare la centrale elettrica di Animals) immortalati in copertine e foto che hanno fatto, anche loro, la storia. Del rock, almeno. E vogliamo parlare del feticismo Floyd?? Due delle schede più gustose sono dedicate alla ricerca della vera mucca di Atom Heart Mother, con tanto di conflitto di attribuzione tra allevatori (!), e alla fantastica storia del maiale gonfiabile che il giorno della presentazione di Animals mollò gli ormeggi arrivando a interferire nelle rotte aeree. Lo recuperarono, il giorno dopo, in una fattoria del Kent...

Le schede del libro sono polarizzate tra la Cambridge da cui partirono Barrett, Gilmour e Waters e la capitale, Londra, il luogo della rivelazione e del successo. Ogni scheda contiene "foto, notizie, aneddoti, cenni storici e trivia spesso ricavati di prima mano da interviste con amici, colleghi, collaboratori e concittadini che con i nostri eroi hanno spartito birre e acido, parties in campagna e partite a cricket, prime tempeste ormonali e vessazioni di sadici professori inglesi". Siamo sicuri che la ricerca di questa Inghilterra in gran parte ormai scomparsa darà comunque molte emozioni ai fans, tanto più nei giorni del dolore per la scomparsa di Rick Wright. Un libro da avere.

Luca Perlini