FORTE COME LA MORTE E' L'AMORE - AA. VV.
Dal "Cantico dei cantici" ai poeti israeliani contemporanei BACIAMI SULLA BOCCA Tremila anni di poesia d'amore ebraica di David Fiesoli | Bisogna leggerli tutti, i versi dei poeti raccolti in "Forte come la morte è l'amore", antologia curata da Sara Ferrari che in un sol colpo mette insieme tremila anni di poesia d'amore ebraica, a partire dal meraviglioso "Cantico dei cantici" fino ai contemporanei israeliani, come Tali Latowicki, nata nel 1976. E' un libro bellissimo: l'amore stilla dalle pagine come gli spruzzi da una fontana e c'è da non perderne una goccia.
| | Si scopre con gioia che, alla faccia di ogni fondamentalismo, l'amore ha una lingua carnale e passionale, che la poesia ebraica scioglie fin da quel Cantico dei Cantici che i più repressivi ambienti cristiani vorrebbero interpretare come l'unione di dio e chiesa. E invece è un inno all'unione di corpo e anima, alla gioia della sensualità, al coraggio di vivere pienamente l'amore: la Sulamita non accetta di doversi velare per seguire il compagno, esce sola in strada di notte per cercare il suo amato, lo invita a seguirla nei campi per lasciar fiorire il loro sentimento, insieme alla primavera. | Bastano i versi d'amore a sbugiardare ogni fondamentalismo religioso, basta la Sulamita che inizia il suo canto così: "Mi baci egli coi baci della sua bocca". Questa raccolta di poesie d'amore, con testo ebraico a fronte, è un florilegio profumatissimo: le liriche ricche e sensuali della Spagna del X secolo, culla della civiltà sefardita, ci trasportano nella magia del califfato di Cordoba, dell'Alhambra di Granada, dove arabi ed ebrei vivono gli uni al fianco degli altri, in un vivace scambio culturale che dà vita alla stagione d'oro della poesia medievale ebraica, in cui i maggiori poeti ebrei indirizzano versi d'amore ai bei ragazzi. Dopo i grandi poeti medievali di Spagna ma anche d'Italia (come Immanuel Romano), solo pochi nomi si stagliano tra Cinquecento e Ottocento (Immanuel Frances, Efraim Luzzatto) e bisognerà aspettare l'Illuminismo ebraico per veder risorgere la grande poesia d'amore, con Hayim Nahman Bialik e Shaul Cernikhovskij, considerati i padri fondatori della poesia ebraica moderna, i cui nomi di spicco sono anche donne come Rachel, Zelda, Lea Goldberg. E avvicinandosi a tempi più recenti, la poesia d'amore si riflette nella storia d'Israele, si sovrappone alla guerra come in Moshe Dor, diventa icona ideologica come in Aharon Shabtay; ma è il camminare spavaldo per Tel Aviv di Meir Wieseltier a ricordare che, attraverso le infinite bocche che tocca, l'amore è la sola salvezza. | AA.VV. "Forte come la morte è l'amore" Belforte edizioni, pp.237 euro 18,90 |
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