On Air Stiamo trasmettendo:
Nightswimming "Musical Trip" con Alessio Corsi

Parola di DJ

newsletter
Vuoi essere informato su tutte le novità di Radiogas?
Iscriviti alla nostra newsletter
Scrivi la tua email



JENNIFER EGAN Il tempo è un bastardo

Autore: Jennifer Egan

Titolo originale: The Visit From The Goon Squad

Casa Editrice: Minimum Fax 

Pagine: 395

Prezzo di copertina: € 18,00

 

Questa raccolta di racconti, legati insieme dagli stessi personaggi ricorrenti, nel 2011 ha vinto il prestigioso Premio Pulitzer. Trattandosi di un libro che racconta a modo suo il derelitto mondo della discografia è obbligatoria la recensione, anche se a diversi anni dalla sua uscita (anche in Italia - peraltro è di questi giorni il grande successo del nuovo romanzo della Egan, intitolato Guardami).

Il tempo è un bastardo ruota tutto intorno alla figura del discografico Bennie Salazar e della sua assistente Sasha, le cui vite vengono riprese in momenti diversi, fino a comporre un puzzle di bell'effetto. Oltre ai due protagonisti le vicende si snodano attraverso altri curiosi protagonisti (una leonessa, un chitarrista punk rock, un dittatore sanguinario, un professore di storia dell'arte, un ragazzo bisessuale che si rifiuta di fare coming out, un bambino autistico, un'attricetta di film da cassetta, uno stalker seriale ecc. ecc.) e si muovono anche nello spazio, pur ruotando in definitiva molto intorno alla parte meridionale dell'Isola di Manhattan (quella rimasta "orfana" del World Trade Center).

La cosa più interessante del libro rimane alla fine la profezia sull'avvenire della discografia. In un prossimo futuro, ci racconta la Egan, la musica pop rock sarà rivolta esclusivamente ai bambini di età compresa tra 0 e 3 anni. Ed anche i testi delle canzoni torneranno onomatopeici come all'inizio o racconteranno le vicende di simpatici personaggi delle favole. Il tutto fino ad uno sconvolgente concerto evento, nel quale un cantautore country blues stravolgerà i gusti del grande pubblico grazie ad un'esibizione ricca di sentimento e di rabbia. Visione parecchio romantica, sia nelle premesse (tutti gli appassionati di rock in fondo sono dei bambini piccoli), che nella conclusione. Gli amanti dei Dead Kennedys e dei Pearl Jam avranno qualche motivo in più per amare questo libro, perché ci sono diverse citazioni della loro storia (soprattutto riguardanti i primi).

 Lorenzo Allori