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CHARLES LLOYD The Water Is Wide

 

Genere: Jazz

Provenienza: USA

Anno: 2000

Casa discografica: ECM

Voto:****

Musicisti: Charles Lloyd (sax tenore) / Brad Mehldau (pianoforte) / John Abercrombie (chitarra) / Larry Grenadier (contrabbasso) / Billy Higgins (batteria)


Brani: Georgia / The Water Is Wide / Black Butterfly / Ballad And Allegro / Figure In Blue / Lotus Blossom / The Monk And The Mermaid / Song Of Her/ Lady Day / Heaven / There Is A Balm In Gilead / Prayer

 

Carriera lunga e dalle molte sfaccettature quella di Charles Lloyd, sassofonista tenore di Memphis. Comincia col blues, poi, dopo il trasferimento a Los Angeles, suona e si occupa di arrangiamenti nell’orchestra di Chico Hamilton. Nel 1964 incrocia il sassofonista Cannonball Adderley e, mentre collabora con lui, conosce un giovane talento del pianoforte, Keith Jarrett, con cui fonda un quartetto, attivo dal 1966 al 1968. La musica prodotta dai due è un connubio tra influenze free e rock/soul. Il risultato è un sound innovativo e il loro disco Forest Flower sarà un bel successo commerciale. Negli anni 70 avviene l’incontro e la collaborazione con i Beach Boys, periodo che Lloyd stesso ama ricordare come tra i migliori della sua lunga carriera. Il tutto punteggiato da vari ritiri dalle scene più o meno volontari. Dopo un periodo di silenzio, riappare nel 1981 in Francia. A volerlo con sé il nuovo astro nascente del pianismo europeo, Michel Petrucciani.


Si arriva così a questo disco meditato e sublime. Lo stile di Lloyd diventa col tempo sempre più rilassato e privo di particolari accenti. Il suono è fluido e quasi distaccato. Le atmosfere diventano più riflessive con lampi di malinconia e leggerezza. Lloyd incide stabilmente per l’etichetta tedesca ECM, specializzata nel cogliere quella tendenza musicale definibile come euro colta. Lontana cioè da radici blues proprie del suono afro americano e più vicina alle influenze della musica classica contemporanea europea.


Tra i brani: The Water Is Wide è un canto tradizionale, molto amato da Lloyd che lo riproporrà anche nel suo ultimo album in ordine di tempo (Mirror, 2010, ECM). Poi una splendida Georgia. Depurata di ogni accento blues, diventa una ballad intensa e meditata, impreziosita dall’assolo dalla vera stella di questo intero lavoro, il pianista Brad Mehldau. Il resto del gruppo è composto dal chitarrista John Abercrombie, dal bassista Larry Grenadier e dal collaudato batterista Billy Higgins. Infine gli omaggi a Duke Ellington, e al suo prediletto arrangiatore Billy Strayhorn con Lotus Blossom. Compongono il resto del disco brani originali composti da Llyod stesso.


L’acqua è grande. Non posso attraversarla

E non ho neppure le ali per volare

Dammi una barca per due e remerò

Il mio amore ed io”


 Marco Milanesi