Anno di pubblicazione: 2011 Brani: Man In A Hat / Bobe Tanz / Dzahankoye / Rhythm + Jews With Horns Medley (part 1: Fun Tashlikh - part 2: Fisherlid) / Dybbuk Suite (part 1: Mipney Ma - part 2: Beggar's Dance - part 3: Shnaps-Nign - part 4: Dy Gayster - part 5: Fradde's Song - part 6: Der Shvartser Mi Adir - part 7: Hinokh Yafo) / Di Krenitse / St' John's Nign / Brother Moses Suite (part 1: Eyliyohu Hanovi - part 2: Elijah Rock) / Davenen / I Ain't Afraid / Gonna Get Through This World / Holy Ground / Moroccan Game / Hanuka Gelt / Lolly Lo / New York Psycho Freylekhs / Shnirele, Perele / Ale Brider / Tepel Musicisti: Matt Darriau (clarinetto, sax contralto, kaval o flauto caucasico), Lisa Gutkin (violino, voce), Frank London (tromba, corno francese, tastiere, percussioni, voce), Paul Morrissett (basso elettrico, vibrafono, corno francese), Lorin Sklamberg (voce, chitarra, mandolino, pianoforte), David Licht (batteria, voce), Richie Barshay (batteria, voce) Altri musicisti: Aaron Alexander (batteria), Greg Anderson (basso elettrico, chitarra), Joanne Borts (cori), Ron Caswell (basso tuba), Adrienne Cooper (cori), Sarah Gordon (cori), Steven Greenman (violino), Rohan Gregory (violino), Ben Kalb (violoncello), Tine Kindermann (voce), David Krakauer (clarinetto, voce), Margot Leverett (clarinetto), Susan McKeown (cori), Avram Mlotek (cori), Joshua Nelson (cori), Boo Reiners (chitarra, banjo), Rob Schwimmer (tastiere), Susan Watts (tromba). Il klezmer è la musica tipica degli Ebrei nati nell'Europa dell'est (in particolare Russia, Polonia e Boemia). Nel corso delle innumerevoli peregrinazioni successive alla diaspora, il popolo ebraico ha sviluppato questo straordinario tipo di tradizione musicale, che si è continuamente arricchito dalla vicinanza di numerose popolazioni. I Klezmatics, settetto proveniente da New York City, cioè la città più cosmopolita del mondo, accentuano tutte le caratteristiche del klezmer, mostrandoci nel contempo lo straordinario contributo che questa musica popolare ha fornito nella creazione del jazz e del folk americano. Ottoni gitani, atmosfere medio-orientali, chitarre messicane, percussioni multi - ritmiche africane, voci soul e melodie folk: tutto questo fa parte della ricetta di questo strabiliante Live At Town Hall. Il doppio cd è suddiviso in due parti musicali la cui demarcazione è molto evidente: dall'inizio fino alla Brother Moses Suite esclusa, la band affronta brani più canonici dello stile klezmer, con interessanti inserti di pura improvvisazione di stampo jazzistico nei frequenti momenti solo strumentali. La Brother Moses Suite, come dicevo, funge da spartiacque: si tratta di due brani fusi che potrebbero benissimo fare parte del repertorio di un gruppo soul religioso degli anni '60 (leggasi alla voce gospel). La seconda parte è quella invece più legata al folk ed è anche la più convincente. Nel 2006, dopo circa venti anni di onorata carriera, i Klezmatics hanno vinto un grammy awards con il loro sorprendente album Wonder Wheel, in cui si sono divertiti (è proprio il caso di dirlo) a mischiare con il klezmer il repertorio del grande folk singer Woody Guthrie. L'impresa ha avuto un tale successo che già nello stesso anno è uscito un disco dalla simile ispirazione intitolato Woody Guthrie's Happy Joyous Hanukkah. Le canzoni di Guthrie si prestano benissimo a questo trattamento radical - etnico e sono spesso lo spunto per ulteriori duelli strumentali senza un attimo di respiro. A questo punto non mi resta che augurarvi buon ascolto, segnalandovi i brani che più mi hanno colpito: Man In A Hat, I Ain't Afraid, Gonna Get Through This World, Hanuka Gelt, New York Psycho Freylekhs, Shnirele Perele. Il cd è reperibile solo di importazione e ad un prezzo piuttosto elevato, ma secondo me ne vale veramente la pena. |