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Vincent Peirani – Living Being

Anno di pubblicazione: 2015

 

Nazione: Francia

Genere: jazz, fusion

Giudizio: ****1/2


Brani: Suite En V part IV / Suite En V part I / Dream Brother / Mutinerie / On The Heights / Air Song / Some Monk / Workin' Rhythm / Miniature

 

Brano migliore: On The Heights

 

Musicisti: Vincent Peirani (fisarmonica, voce), Emile Parisien (sax soprano, sax tenore), Tony Paeleman (tastiere, effetti elettronici), Julien Herné (basso elettrico, effetti elettronici), Yoann Serra (batteria)

 

 

Il giovane fisarmonicista Vincent Peirani viene da più parti indicato come l'erede naturale del conterraneo Richard Galliano. In effetti dal punto di vista tecnico niente da eccepire (pur considerando uno degli strumenti più difficili da padroneggiare in assoluto), ma sembra che addirittura l'allievo possieda una maturità di leadership ancora maggiore di quella del maestro. La fisarmonica di Peirani in Living Being guida gli arrangiamenti in modo discreto e funzionale, senza saturare ogni piccolo centimetro quadrato del pentagramma ideale. Il vero protagonista solistico del disco anzi appare il fender rhodes di Tony Paeleman, che in compagnia del rotondo basso elettrico di Julien Herné, pilota le sonorità verso la classica fusion anni '70. La differenza la fa il repertorio, con notevolissimi temi autografi e con due rielaborazioni a me molto care: la Dream Brother di Jeff Buckley mantiene in questa veste la stessa insostenibile carica emozionale dell'originale; fa poi piacere constatare la scelta di pescare dal repertorio del grande Michel Portal (con Mutinerie). Probabilmente, unitamente al caso di The Epic di Kamasi Washington, siamo di fronte al disco jazz dell'anno.

 Lorenzo Allori