BRUCE SPRINGSTEEN - Magic
Le mie impressioni su questo album sono quelle di una persona che ha sempre conosciuto questa specie di colosso musicale solo attraverso i grandi successi e mai, purtroppo, con un'approfondita ricerca nel suo percorso musicale. | Questo rende il mio punto di vista sicuramente “pagano”, rispetto a chi Bruce Springsteen l'ha seguito davvero in tutti questi anni di carriera, ma proprio per questo è allo stesso tempo spassionata e priva di preconcetti. L'impatto con questo disco è sicuramente altisonante, da manuale, ma anche coinvolgente e caldo, come solo forse il made in U.S.A. sa essere. I suoni sono pieni, perfetti, le melodie belle e cariche, sia tecnicamente (senza dubbio ovviamente), sia per quanto riguarda le atmosfere, se così si può dire, che Bruce Springsteen e la sua storica band riescono a creare, travolgendoti tra le note trascinanti di queste ballate che sanno già di ever green. Ci sono tante chitarre, il sax e l'armonica, per una serie di pezzi grintosi, il cui ritmo non scende mai per un momento, se non nella più tenue chiusura con il brano che dà il nome all'album, Magic. | I brani infatti sono caratterizzati da un'evidente omogeneità, che non diventa però scontata grazie al ridotto numero di tracce che compongono il cd. Il risultato è veramente terapeutico, è quella che in genre uno chiama buona musica, aldilà delle aspettative che al limite possono intralciare i giudizi di un vero conoscitore di tutto il Bruce precedente. |
| Così, con la consapevolezza di non poter confrontare obiettivamente questo album con lavori appartenenti a contesti e tempi sicuramente diversi, faccio la parte dell'extraterrestre appena sbarcato sul nostro pianeta a cui per spiegare cos'è la musica si fa ascoltare per primo (senza preferenze) questo cd: la mia reazione non può che essere quella di provare un'incantevole sensazione di piacere. Irene Rossi
| | 28 Settembre 2007: giorno fatidico per i fans del Boss, Bruce Springsteen, per l'attesissima uscita del suo ultimo lavoro, Magic. Il Boss ritorna, dopo 5 anni e due album (Devils & Dust e il particolare We Shall Overcome) insieme alla E-Street Band, suo gruppo storico, dopo il fortunato The Rising del 2002. | Il disco parte con la track Radio Nowhere, pezzo che sarà il singolo ufficiale dell'album. Canzone semplice di impatto ed orecchiabile, che ben poco ha a che fare con le atmosfere acustiche e folk dell'America dimenticata del disco We Shall Overcome con il quale il boss ci aveva lasciato lo scorso anno. L'album continua con il pezzo You'll be comin' down, altro pezzo orecchiabile ma meno di impatto rispetto al singolo, e che, con le canzoni Your own worst enemy e Gipsy biker, rispettivamente quarta e quinta della tracklist, ricorda più le atmosfere rock del meno fortunato Lucky Town del 1992 piuttosto che del precedente disco fatto con la E-Street Band, l'apprezzatissimo The Rising. | Una citazione particolare va alla canzone numero 3 Livin in the future: il pezzo sembra richiamare vecchie sonorità ormai seppellite nel passato dal Boss, quelle di Darkness On The Edge Of Town e The River, con i piani, organi e sax tipici dei tempi di Hungry heart o Prove it all night, al contrario invece delle canzoni numero 6 e 7, Girls in their summer clothes e I'll work for your love, pezzi che invece verranno presto dimenticati dai fans, almeno quelli di vecchi data, del Boss. All'ottavo posto della tracklist troviamo Magic, song che dà il titolo all'album. Ballad tipicamente Springsteeniana, 3 minuti intensi di chitarra acustica, pad, cassa e charleston. Da Magic in poi, il disco non ha picchi di adrenalina nè con i più spediti Last to die e Long walk home, nè con la rock ballad Devil's arcade. Un'ultima segnalazione al pezzo numero 12, nascosto dopo Devil's arcade e non presente nella tracklist: è Terry's song, canzone dedicata Terry Magovern, amico fraterno di Springsteen scomparso lo scorso luglio; il miglior pezzo del disco, song acustica, piano, chitarra e armonica, probabilmente registrato in un garage del New Jersey come ai vecchi tempi... Canzone struggente e di rara bellezza. Ed è questa, probabilmente, la vera magia... "80 all'ora"
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