Commento: David Bromberg è uno dei grandi stilisti della chitarra degli anni ’70. Un portento che purtroppo è rimasto a lungo lontano dall’industria discografica. Quando però, qualche anno fa, ha deciso di fare uscire nuovi dischi a suo nome, tutti si sono ricordati immediatamente della sua inimitabile classe (all’epoca era il chitarrista più ammirato da Bob Dylan e Jerry Garcia). Questo suo secondo album dopo l’oblio è un piccolo capolavoro in cui il nostro viene utilizzato (Use Me) come session man di lusso da alcuni amici. Ecco che sfilano grandi nomi della musica americana di ieri e di oggi come Levon Helm, John Hiatt, Dr. John, Keb’ Mo’, Los Lobos, Widespread Panic e Linda Ronstadt. La figura migliore la fa però Tim O’Brein con la sua Blue Is Fallin’. Bromberg è capace di suonare qualsiasi tipo di musica tradizionale a stelle e strisce (blues, jazz, folk, country, rock), ma qui si cimenta prevalentemente con un ottimo blues elettrico. Assomiglia a: è un camaleonte, capace di adattarsi a qualsiasi situazione con pertinenza stilistica invidiabile. Dove ascoltarlo: in un cimitero, deponendo fiori sulle tombe di sconosciuti con belle foto. |