Commento: Eccolo qui il frutto dell’attesa collaborazione tra il grande pianista di New Orleans e Dan Auerbach (chitarrista e cantante dei Black Keys). Auerbach aveva annunciato un album che avrebbe riportato il Dottore / Stregone ai fasti di album storici come Gris Gris (1968) o Dr. John’s Gumbo (1972) e devo ammettere che si tratta solo in parte di una falsa speranza. Erano infatti anni che la musica di Dr. John non risuonava così forte e decisa. L’inizio del disco vede la band impegnata nel classico stile un po’ rn’b classico ed un po’ cajun del Dottore, ma già dal terzo pezzo (Big Shot) si comincia a rockare che è un piacere. Le canzoni rimangono sempre ben sopra il livello di guardia, con un groove micidiale che potrebbe essere definito come l’incrocio ideale tra gli ultimi Black Keys ed il Van Morrison di Moondance. Probabilmente si tratta dell’ultimo colpo di coda di un grande animale da palcoscenico.
Assomiglia a: vedi sopra
Dove ascoltarlo: in un bar di Bourbon Street.
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