Commento: nipote di, figlio di, bassista dei metallari Superjoint Ritual (con Phil Anselmo alla voce), ma anche cantautore country di vero talento: questo è mister Hank III. Lui ci ha abituato a fare uscire circa un album all’anno, alternando pura country music, con sparate hard rock a tutto volume. Questo disco fa parte della seconda categoria (quella che a mio parere gli riesce molto peggio) e mostra una formula musicale che ha veramente il fiato corto. Talmente tanto, che a volte viene il dubbio che sia una sorta di parodia del vero rock duro. Tutte le canzoni hanno in sottofondo i latrati di qualche animale feroce da campagna (cani pastori, maiali, lupi, donnole ecc.), forse per farci sentire l’odore dell’autentico letame mentre questo portentoso rocker campagnolo ci guida in un tuffo nel fango del trogolo. Non ne possiamo più. Pensi di più alla memoria del nonno. Assomiglia a: ai Crowbar che fondano una cover band degli MC5 indossando cappelli da cowboy. Dove ascoltarlo: sicuramente in un’aia. |