Però a volte è la copertina di un cd che ti ammicca dalla pagina patinata a convincerti più che la recensione stessa. Così mi è successo per The Shepherd's Dog e, sfidando il gelo di questi giorni, sono andata in un negozio di cd e ho chiesto Scusi, avrebbe il cd degli Iron & Wine? e il tipo, dopo avermi guardato come fossi un'aliena (Chissà perchè!?), mi ha detto Si, Sezione Heavy Metal, lettera I. |
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Ora, mi ci sono voluti quei tre minuti per capire che non scherzava, ma il disco che volevo io non era Heavy Metal...o no!? Fatto sta che il cd c'era davvero! Adesso, dopo averlo ascoltato più e più volte, posso assicurare che non ha nulla a che fare col metal! The Shepherd's Dog (Sub Pop 2007) è il nuovo album degli Iron & Wine, anzi sarebbe meglio dire di Iron & Wine, visto che dietro il progetto si nasconde un folk-rock songwriter del South Carolina, al secolo Samuel (Sam) Beam (affiancato dai Calexico: groppo indie-rock-country dell'Arizona). L'album si compone di 12 tracce che scivolano via una dopo l'altra mescolando boogie, bluegrass, bossanova, honky tonk e sì, anche qualcosa di simile al flamenco! Gli strumenti che troviamo sono svariati, tra cui l'immancabile chitarra acustica, il sitar, l'armonium, banjo, stil guitar e kazoo, che formano un tessuto sonoro nel contempo rarefatto e saturo, pur essendo una contraddizione è questo l'effeto dell'album. Ma forse il vero tocco di classe è la voce, diafana, sussurrata, con un pizzico di eco, che si mescola perfettamente alla musica. Dopo questa sorta di recensione flash...un consiglio: se vi capita ascoltate per lo meno due canzoni di questo album (anche se sarebbe meglio ascoltarlo tutto, magari di notte in macchina!), la prima traccia, Pagan Angel and Borrowed Car, e la numero otto, la splendida Resurrection Fern !!! Francesca Ferrari
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