Jakob Dylan è un tizio veramente sfigato. Qualcuno potrà obiettare che ha occhi troppo azzurri per non scopare più della media, ma è comunque sfigato. Per prima cosa è figlio di uno dei più grandi geni della musica moderna ed ha deciso di fare il musicista, poi, tanto per non perdere il vizio, ha deciso di fondare un gruppo (i Wallflowers per chi non lo sapesse), che ha venduto, nel 1997, circa sedici milioni di copie con un disco di rock americano piacevole ma niente più (Bringing Down The Horse si intitolava). Ad un certo punto la casa discografica ha deciso di scaricare i Wallflowers stanca di aspettare la replica di quel successo, per cui il non più giovanissimo Dylan è già alla seconda prova da solista. Folk ortodosso anche se non politicizzato, di quello che suo padre non fa più dal 1964. Qualche canzone è veramente riuscita, ma giusto un paio restano ben impresse nella mente. 46 anni di evoluzione musicale passati invano. Bring It All Back Home! Assomiglia a: Jerry Jeff Walker, Jackson Browne Dove ascoltarlo: cavalcando su una lunga spiaggia bianca in pieno inverno.
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