Anno di pubblicazione: 2014 Provenienza: U.S.A. Genere: folk rock Voto: **** Brano migliore: Dark Days
Commento: Tra le stelline della costellazione del nuovo sound "americana" di inizio millennio, Jolie Holland ha avuto un posto importante e, per quanto mi riguarda, non del tutto meritato. Ho infatti sempre trovato mortalmente noiosi i dischi di folk ortodosso realizzati dalla cantautrice e violinista texana. Questo Wine Dark Sea è invece di tutt'altra fattura. Per esempio la prima parte dell'album è elettrica e sporca quasi come se si trattasse di un disco noise rock. Poi subentrano degli eleganti inserti soul, per ulteriormente ancora ritornare su uno stile più consueto per l'autrice (ad esempio nella bellissima Palm Wine Drunkard). Benché la musica sia diventata più orchestrata e spigolosa, miracolosamente suona sempre come se fosse stata scritta e prodotta cento anni fa. Ecco che cosa avevano intravisto gli altri (e colpevolmente non io) nella Holland: la capacità di traghettare la musica tradizionale nella modernità e di farlo in modo assolutamente pertinente. Non è poco.
Assomiglia a: Rickie Lee Jones Dove ascoltarlo: in un centro enoterapico. |