Ecco ancora un album targato Sub Pop, un'etichetta che ultimamente sta diventando sinonimo di qualità nell'ambito dell'indie rock americano.Questa volta ad affacciarsi nei negozi di dischi è Kelley Stoltz, cantautore che ha diviso la sua carriera musicale tra New York City e San Francisco, la cui musica negli anni è stata paragonata a quella di grandi nomi come Brian Wilson e Nick Drake. Ottavo lavoro della carriera di Stoltz, To The Dreamers è una specie di sunto delle influenze che il cantautore ha avuto, nonché un piccolo bignami della storia della musica anni Sessanta / Settanta. Gli arrangiamenti spaziano da chitarre folk a distorsioni rock, mantenendo comunque una soluzione di continuità che da all'album un senso di coesione. Tra le influenze si ritrovano senz'ombra di dubbio i Byrds di Roger McGuinn (Baby, I Got News For You, I Don't Get That), i Kinks (I Like, I Like) e David Bowie (Rock And Roll With Me) solo per fare alcuni nomi.Un lavoro buono l'unico dubbio che resta tra le tante citazioni volute o meno è capire chi sia veramente Kelley Stoltz. |