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Little Steven – Soulfire

Anno di pubblicazione: 2017

Provenienza: U.S.A.

Genere: classic rock, soul

Voto: ****

Brano migliore: Saint Valentine's Day


Commento: Dopo venti anni riprende la carriera solista con un album di puro "Jersey Shore Sound". Soulfire è la summa della vicenda umana e artistica di "Miami" Little Steven Van Zandt: il miglior arrangiatore del New Jersey, nonché braccio destro di gente come Bruce Springsteen e Southside Johnny. Nell'album suona una super band di quindici elementi (i riformati Disciples Of Soul) comprendente anche una ricca sezione fiati. Little Steven, pur essendo un chitarrista, ha sempre avuto un talento più unico che raro nell'arrangiare i fiati (vi ricordate una certa 10th Avenue Freeze-Out?) e ciò emerge ancora una volta in Soulfire. Ma tutto ciò passerebbe in secondo piano senza le canzoni, invece qui ce ne sono diverse superbe (Soulfire, Blues Is My Business di Etta James, Saint Valentine's Day, la concitata e potente Ride The Night Away, oppure una cover a dir poco strepitosa della Down And Out In New York City di James Brown). Lo stile è quello atteso: una miscela azzeccatissima di rock e rhythm n'blues da non dare nemmeno un attimo di tregua. Little Steven ne approfitta anche per interpretare nuovamente alcune gemme della sua lunga carriera, come Love On The Wrong Side Of Town, scritta a quattro mani con Bruce Springsteen e regalata a Southside Johnny (che ne fece uno dei suoi cavalli di battaglia nel 1977), o come I Don't Want To Go Home, che addirittura è la prima canzone mai scritta da Van Zandt. Ci sono poi altri brani nel tempo donati allo stesso Southside Johnny o a Gary U.S. Bonds. Soulfire è già di diritto uno dei dischi migliori del 2017.


Assomiglia a: Southside Johnny & The Asbury Jukes

Dove ascoltarlo: come colonna sonora della migliore puntata dei Sopranos mai girata.

 Lorenzo Allori