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ROBERT FRIPP - At The End Of Time – Churchscapes – Live in England & Estonia

Leader dei King Crimson, rocker senza compromessi, chitarrista dalla tecnica sopraffina, sperimentatore e cervello musicale e, se non bastasse, implacabile critico dell’industria discografica. Questo, e molto altro, è Robert Fripp. Una delle eminenze grigie, da quarant’anni, del mondo del rock.
Adesso, dopo aver fondato la propria etichetta personale (Discipline Global Mobile, DGM), Fripp è libero di gestirsi in proprio e portare avanti, parallelamente ai King Crimson, un progetto musicale molto particolare.
I soundscapes, paesaggi sonori per chitarra e loops, che il nostro porta regolarmente in concerto per il mondo (l’anno scorso anche in Italia) e che adesso arrivano, con At The End Of Time, alla settima uscita.

Scordatevi, tuttavia, il suono di qualsiasi chitarra! Piuttosto l’effetto è quello di una fantasmatica e ineffabile orchestra elettronica, capace di muri di suono di impatto punk come di delicatezze ultraterrene (più frequenti, in verità). A Blessing Of Tears – Live in California, del 1995, colpì al cuore per la dolcezza e la malinconia disperata. Rimane uno dei pochi “cinque stelle” dei miei anni Novanta.
At The End Of Time, registrato in Inghilterra ed Estonia, è il risultato di una serie di concerti tenuti in alcune cattedrali, come la St.Paul’s Cathedral di Londra. Le improvvisazioni frippiane, non sorprendentemente, mantengono qui un tono quieto, riservato, dolente.

Come nella cupa e introversa At The End Of Time, di cui si riprendono due versioni inglesi. Più luminosa, ma di luce di tramonto, Evensong, la cui versione di Tallinn emoziona (quasi) come ai tempi di A Blessing Of Tears.

Luca Perlini