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Negazione - Lo spirito continua

 Dovunque tu sia, dovunque io vada, saremo sempre unici
I Negazione sono nati nel 1983. Si sono sciolti nel 1992. Lo scrivo perché merita sapere che sono durati nove anni. Hanno avuto dodici componenti, inclusi i tre dello zoccolo duro: Zazzo, Taz e Marco Mathieu. Voce, chitarra e basso, perché tutti gli altri nove sono stati batteristi. Hanno fatto cinque album, uno split, una raccolta, 4 ep, sono comparsi in otto compilation. Nove anni.
Un record, per certi versi. Il punto però non è questo. Il punto è che i Negazione hanno dimostrato che l'hardcore punk poteva benissimo esistere anche in Italia, e che poteva avere una sua dignità senza per questo doversi vendere. I Turbonegro li citano come uno dei gruppi che li ha ispirati maggiormente. Hai detto noccioli, mi verrebbe da dire. Hanno scritto Brucia di vita. Hai ridetto noccioli.

 1983, Torino. I Sex Pistols sono finiti, si dice in giro che il punk sia morto. La realtà, probabilmente, è che ha riguadagnato la sua dimensione ideale rituffandosi di testa nei centri sociali e nei locali, mollando stadi e concerti megalomaniaci.Tax e Orlando mollano i Quinto Braccio per mettere su qualcosa con più vetriolo.   
Trovano Zazzo alla voce e Marco al basso, usciti dagli AntiStato e iniziano a provare a febbraio. Salgono sul palco per la prima volta in primavera, poi continuano a suonare in giro per l'Italia.
Il fatto è che non avevano bisogno di tecnica eccelsa. Era comunicazione. Anzi: comunic-azione.
Nel 1984 arrivano i primi concerti fuori dall'Italia (Germania, Olanda e Danimarca) coi Declino, altro gruppo storico dell'hardcore italiano, coi quali registrano Mucchio Selvaggio. Una cassetta a metà. Metà ai Declino, metà ai Negazione. Nella metà dei Negazione c'è anche Tutti pazzi, in quella dei Declino Inutile trionfo. Bellissima. Cattivissima.

Mucchio Selvaggio diventa un album in Inghilterra, viene pubblicato nel 1985. I giovani inglesi smettono di sbuzzare gli occhi quando scoprono che anche in Italia l'hardcore esiste. No more mandolinos. E mentre il punk HC si espande in tutta Europa, i Negazione iniziano a scrivere anche in inglese e suonano in Svizzera, Olanda, Germania, Spagna; fra poliziotti fin troppo interessati al loro furgone e il loro furgone stesso, che aveva una tendenza suicida spaventosa.
1986: esce Lo spirito continua, il primo album dei Negazione: prima in Europa, poi in America. Lo spirito continua è considerato, a rischio di snaturarlo, uno dei capolavori dell'HC italiano. Ci sono dentro Un amaro sorriso, Lei ha bisogno di qualcuno che la guardi, Lo spirito continua, Straight and rebel, Niente, Qualcosa scompare, Dritto contro un muro. Mi fermo per timore di citare l'intera lista di canzoni. L'idea di un tour statunitense è guastata dalle frontiere, che negano il visto agli obiettori di coscienza durante il periodo di chiamata per il servizio civile.
Poco male. Habemus Italia, Svizzera, Francia, Germania, Olanda, Austria, Danimarca. Lì il visto mica lo vogliono.
Fino al 1988 la fama dei Negazione aumenta spaventosamente, prima in Europa che in Italia - ma è normale. Come direbbe qualcuno: siamo in leggera controtendenza- iniziano a fare capolino anche sui media ufficiali. Non sempre lusinghieri. Ma se lo fossero stati tutti, probabilmente i Negazione avrebbero sbagliato qualcosa. Il 1988 è anche l'anno di uscita di Little Dreamer, il secondo album della band torinese, registrato ad Eindhoven. Fabrizio, batterista, molla per problemi personali; il reclutamento di un batterista svizzero al volo -Rowdy, dai Pandemonium- e il suo addestramento a suon di prove massacranti salva il giro di concerti europei. I Negazione non facevano tour: i Negazione praticavano nomadismo musicale. Che è differente.
1989: Rowdy lascia ed arriva Elvin, ennesimo batterista, che lascia il segno in Behind The Door e Sempre in bilico, registrati di nuovo a Eindhoven. I primi dischi vengono raccolti in Wild Bunch: The Early Days, e ripubblicati dalla We bite, mentre Tvor (Teste vuote ossa rotte) ripubblica Lo spirito continua. Un anno materialmente produttivo.   
Quando Elvin molla, lo sostituisce Jeff, bolognese di origini campane ribattezzato Neffa.
Vi ricorda nessuno? Dovrebbe.
100% esce nel 1990, pubblicato da We bite America negli Usa, Godhead/Flying in Italia e We bite per il resto degli interessati; registrato sempre ad Eindhoven.
La truppa rodata si lancia in un giro spericolato in Italia, prima di essere invitata a New York al Nwe music seminar, questa volta senza intoppi burocratici. Prima band invitata insieme ai Black Box che, causa diversi generi musicali, suonavano in un posto diverso. Si uniscono ai D.O.A. per un giro di concerti di 45 giorni e ritornano in Europa per finire il lavoro su 100%, che esce a inizio inverno.
1991: concerti spagnoli e abbandono di Jeff-Neffa, con l'arrivo di Massimino (ex Indigesti e futuro Persiana Jones) alle pelli. I Negazione ormai sono i Negazione anche in Italia e, se è vero che non si è mai profeti in patria, è anche vero che dopo un po' i compatrioti che ti stimano si rompono l'anima di doversi spostare per mezzo mondo per vederti suonare in un posto un po' più grosso. A settembre i Negazione suonano al Monsters of rock, prima di Metallica ed ACDC, e non si convertono al metallaresimo
1992, i Negazione cominciano a stendere i nuovi brani, ma non esistono più. Causa motivi umani quali litigi, stanchezza e ragazzi-mi-sono-.rotto-le-palle. I Negazione si sciolgono, lasciano i palchi dopo l'ultimo concerto del 19 luglio 1992.
2002, esce Tutti Pazzi, raccolta per chi, come la sottoscritta, nel 1992 aveva la bella età di 6 anni ed aveva smesso di gattonare da poco. Improbabile qualunque presenza ad un loro concerto, ancor meno il possesso di un benedetto disco. Non ci saranno reunion, non ci sarà nessuna replica dell'ultimo concerto, a dieci anni dal vero ultimo concerto. Perché loro ci sono ancora, ma i Negazione non ci sono più. È coerenza, non spocchia.
Ma se è vero che lo spirito continua, è anche vero che ancora adesso i Negazione sono ascoltati, ricercati, scaricati -più o meno legalmente- e, perché no, amati. Scritto senza tema di causare diabete a terzi.
E in ogni caso, "lo spirito continua, potremo davvero essere vecchi e forti".

 Valentina Ceccatelli