I capolavori sono Cicatriz Esp e Take The Veil Cerpin Taxt. Difficile comunque scegliere in un disco di altissima qualità. Se volete potete chiamarlo “psycho rock”. Fin dalla copertina Pink Floydiana (in effetti made in Studio Hipgnosis), il successivo Frances The Mute (2005 - *****) è il riuscitissimo assalto dei nostri al prog rock. Tre suites chilometriche e due canzoni che non danno tregua all’ascoltatore tra le urla esagitate di Zavala, continui assoli di chitarra e tastiere vintage ed una ritmica che certo non si vergogna ad andare in doppia cassa. Alla chitarra ritmica appare un certo John Frusciante, diligentemente agli ordini del geniale Rodriguez Lopez. Cygnus…Vismund Cygnus, L’Via L’Viaquez o Cassandra Geminni rappresentano il progressive del quarto millennio almeno. Le leggendarie performance live del gruppo, che spesso si trasformano in un vero sabba collettivo, in cui i brani si susseguono furiosi senza soluzione di continuità, sono parzialmente documentate dal deludente disco dal vivo Scabdates (2005 - ***). La delusione deriva più dall’occasione persa che dalla qualità della musica. Bello il trittico di improvvisazioni Caviglia, Concertina e Haruspex, ma un formato doppio o addirittura triplo sarebbe stato consigliabile. Ancora più prog del predecessore, per una serie di sentiti omaggi al caos ordinato in modo maniacale dei King Crimson, Amputechture (2006 - ****) è impressionante per la qualità tecnica messa in mostra dalla band. Tetragrammaton, Asilos Magdalena, Viscera Eyes o Day Of The Baphomets non lasciano scampo all’ascoltatore, che è costretto a ripartire da capo per cercare di capire come tutto questo possa essere successo. Con The Bedlam In Goliath (2008 - ***1/2) per la prima volta un album dei Mars Volta non riesce a sorprendere. L’album è infatti una riproposizione un po’ più scialba dello stile del predecessore. Il pezzo forte si intitola Cavalettas, ma non riesce a scaldare il cuore più di tanto. Mentre Omar Rodriguez – Lopez è vittima di una bulimia creativa solista da fare invidia a Frank Zappa, le idee per il progetto Mars Volta latitano in maniera preoccupante. Ecco che Octahedron (2009 - **), cantato spesso in spagnolo è disco pasticciato e sommamente deludente. Si salva Desperate Graves e poco altro. |