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BECOMING JANE

REGIA: Julian Jarrold
CAST: Anne Hathaway, James McAvoy, Julie Walters, James Cromwel
NAZIONE: Gran Bretagna, Usa
ANNO: 2007





Becoming Jane è uno di quei film per romantiche domeniche cioccolatose al riparo dal freddo e dalle intemperie. E' la storia, un po' romanzata, di una delle scrittrici simbolo della sua epoca, Jane Austen, così pudica e genuina, ma anche forte e appassionata, con quello sguardo in continuo conflitto tra razionalità e amore, e quel collo lungo e seducente prestato dall'americana Anne Hathaway, che forse porta anche maggiore bellezza al personaggio rispetto all'originale.

Tutto ruota intorno all'impossibile e straziante storia tra Jane e lo studente irlandese Tom Lefroy, (interpretato dal convincente James McAvoy), fortemente contrastata anche dai genitori, il sempreverde James Cromwell e Maggie Smith.

McAvoy, (nelle sale anche nei panni di Robbie Turner nel film Espiazione), calza perfettamente i panni del libertino studente di legge, non bellissimo e per questo ancora più terribilmente affascinante, spudorato e incline alla disobbedienza, ma affascinato dalla purezza di costumi di Jane, che provoca irriverentemente fino a scioglierle il cuore e molto di più

 

 
Perchè Jane Austen è un'idealista romantica e coraggiosa, che non segue semplicemente un sentimento, ma lotta contro le regole di una società ancora troppo poco emancipata, soprattutto per quanto riguarda la donna. Ha la forza di affrontare un mondo che anche le appartiene, come la sua famiglia, per inseguire una storia d'amore che è l'incarnazione della libertà e del diritto ai sentimenti, in un'epoca dov'è invece considerato una frivolezza.

Le ambientazioni sono quasi accademiche, i cenni storici ridotti al minimo, i dialoghi, degli sceneggiatori Kevin Hood e Sarah Williams, fortemente letterari; è tutto come ovattato in un racconto che è un po' un cliché, così che le sbavature sono praticamente impossibili e la rifinitura del prodotto assicurata. Niente originalità o picchi sorprendenti, ma un romanticismo al sapore di '800 inglese, inconfondibile e irresistibile, soprattutto perchè se si sceglie di vedere un film del genere già si abbraccia un certo gusto letterario di cui le atmosfere del film sono impregnate. Quindi l'aspettativa emozionale è largamente appagata.
In effetti l'idea che si ha è quella di una ricostruzione molto fantasiosa di quello scorcio di vita della scrittrice che rimanda al periodo precedente alla sua fama, che lo fa apparire come una storia alla stregua delle sue stesse eroine, in un film che sembra una nuova puntata della saga cominciata con "Emma", "Orgoglio e Pregiudizio" e "Ragione e Sentimento".

Si dice che l'attrice si sia calata profondamente nei panni dell'icona inglese, e il regista Julian Jarrold e McAvoy hanno parlato della sua incredibile capacità nel trasformare voce, andatura e gestualità durante la recitazione. Questa capacità però non gli è stata universalmente riconosciuta per l'accento inglese nella versione originale, che sembra abbia risentito a tratti della pronuncia americana; lei stessa ha in effetti confermato questa sbavatura, attribuendo parte della colpa al clima ventoso che ha richiesto la post sincronizzazione di buona parte dei dialoghi.

Se siete amanti del genere non potete perdervi la storia di una delle sue artefici più affascinanti.

Irene Rossi