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FITZCARRALDO

di Werner Herzog ( Germania, 1981)
con Klaus Kinski, Claudia Cardinale, José Lewgoy



Fitzcarraldo: Al cuoco dei suoi cani! A Verdi! A Rossini! A Caruso!
Don Araujo: A Fitzcarraldo signore e conquistatore delle cose inutili!
Fitzcarraldo: Quant'è vero che vi sto davanti, io un giorno porterò la grande opera nella giungla! Io sono ... in maggioranza! Io sono i miliardi Io sono il teatro nella foresta! Io sono l'inventore del caucciù! Grazie a me il caucciù diventa realtà!

 Werner Herzog ha scelto queste parole del folle avventuriero Brian Sweeny Fitzgerald per aprire il libro " La conquista dell'inutile" che racchiude i diari scritti dallo stesso regista nei due anni di riprese del film. Queste poche frasi riassumono perfettamente lo spirito allucinato e delirante con cui il protagonista, Fitzgerald, divinamente interpretato da Klaus Kinski, si scaglia contro la natura per piegarla al suo volere. Fitzcarraldo, come lo chiamano gli indigeni, ha un sogno, vedere Caruso cantare nel cuore della foresta, non lo sfiorano dubbi o incertezze, Caruso suonerà a Iquitos perchè così dev'essere. 

Mai, come nel caso del regista tedesco, la finzione cinematografica si è fusa, fino a divenire consustanziale con la realtà, bastano immagini del documentario " Kinski il mio nemico più caro" per rendersi conto di cosa significasse recitare in film di Herzog; molti, tra i quali Mike Jagger, furono costretti a ritirarsi a film iniziato, malati o scoraggiati dalle oggettive difficoltà.

"Burden of dreams", il documentario che racconta la storia del film, girato dallo stesso Herzog, mostra che molte delle immagini più inquietanti, sono state il frutto di un reale pericolo; non ultimo il fatto che gli indigeni temessero e odiassero Kinski a tal punto da volerlo uccidere. Solo la rivoltella di Werner Herzog poté scongiurare il peggio.

Claudia Cardinale, interpreta l'elegante e comprensiva donna del visionario apportando, oltre alla grande professionalità, il fatto di essere stata l'unica donna che abbia convissuto pacificamente con Klaus Kinski che, sembra, ne fosse segretamente innamorato.

Werner Herzog, ancora una volta non è sceso a compromessi, pretendendo dai produttori che tutto fosse girato in esterno e in posti impervi senza risparmiare né sè stesso né la troupe. Il film è costato otto milioni di dollari, durante le riprese sono morte due persone e molte sono rimaste ferite, le disgrazie e la sfortuna hanno perseguito il film dal principio alla fine ma niente ha potuto impedire al regista di portare a termine la sua opera d'arte.

Il risultato è inenarrabile, l'opera, epica e indifferente, è il sogno dell'artista.

L'inviato Morellik