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IL PETROLIERE

(There will be blood)

REGIA: Paul Thomas Anderson
CAST: Daniel Day Lewis, Paul Dano, Dillon Freasier
NAZIONE: Usa
ANNO: 2007


Giunto al suo quinto lungometraggio Paul Thomas Anderson, che si è reso famoso al grande pubblico con Magnolia (1999), trae ispirazione per questo lavoro dalle prime cento pagine del libro "Oil" di Upton Sinclair, un classico della letteratura americana pubblicato nel 1927, in cui si narrano le gesta di Daniel Plainview, cercatore d'argento che si imbatte nel petrolio.

 
A cavallo tra XIX e XX secolo la California è una terra aspra, quasi desertica, ma che nasconde sotto di sé una ricchezza inestimabile, quell'oro nero che tutt'oggi governa il mondo.
Plainview, interpretato da Daniel Day Lewis, spinto da una forte ambizione raggiungerà la ricchezza sperata ma con essa arriveranno ben presto l'avidità più feroce, la bramosia di potere ed il sangue preannunciato nel titolo originale.
Già vincitore del Golden Globe per la prestazione di Daniel Day Lewis e dell'Orso d'argento per la regia a Berlino, questa opera massiccia del talentuoso giovane regista americano si presenta agli Oscar con serie intenzioni, essendosi aggiudicata ex-equo con "Non è un paese per vecchi" dei Coen otto nominations.
 

Per questo film Anderson abbandona i suoi attori feticcio e cambia decisamente le carte in tavola sorprendendo il suo pubblico con un film allo stesso tempo primordiale e innovativo, che lascia interdetti e rapisce.
Se i primi quindici minuti sono essenzialmente muti, con immagini scarne e buie, quasi documentaristiche, la pellicola regala anche momenti di grande potenza visiva, come la sequenza dell'eruzione di petrolio, per chi scrive decisamente la più bella, momento in cui si ha la netta percezione della vittoria del male.

L'unico ostacolo tra Plainview e la realizzazione dei suoi sogni sarà Eli Sunday (Paul Dano), un giovane predicatore e guaritore deciso a redimerlo dai peccati, destinato a cadere nel fango e scoprirsi nient'altro che un alter-ego dell'ambizioso petroliere.

Una pellicola che stranisce lo spettatore e che lascia il sapore di qualcosa di antico, come se fosse stata girata nel periodo in cui la storia si sviluppa, proprio quando il cinema narrativo americano muoveva i primi passi.

Per questo ambizioso lavoro Anderson si avvale della collaborazione del fedelissimo Robert Elswit per la fotografia, e del chitarrista dei Radiohead Jonny Greenwood per le musiche, che incalzano e scandiscono i ritmi, rubando spesso lo spazio ai dialoghi e confermando la particolare attenzione del regista per la colonna sonora.

Per concludere il film è dedicato al grande regista Robert Altman scomparso nel 2006, cui Anderson è stato vicino durante le riprese del suo ultimo film Radioamerica. Eredità?

Anna