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L'ESORCISTA

(The Exorcist)

Di William Friedkin (USA, 1973)
Con Linda Blair, Ellen Burstyn, Max Von Sydow, Jason Miller, Lee J. Cobb



La storia è arcinota: una ragazzina di tredici anni benestante ed educata, con una madre attrice di cinema che impreca come un camionista, viene posseduta dal demonio. Sarà dura la lotta di un giovane prete che ha perso la fede e di un vecchio esorcista.
Lo hanno definito uno dei film più spaventosi e maledetti della storia del cinema. Maledetto sì (alcune delle persone che hanno lavorato al film sono morte in circostanze misteriose durante o subito dopo le riprese), spaventoso forse. O meglio, non così tanto. La parte più inquietante è quella iniziale, quando la ragazza non è ancora nè sfigurata né realmente posseduta.

Dal momento che comincia a contorcersi e a gridare: "Chiavami!! Chiavami!!", diventa irresistibilmente divertente. Ma solo per i tempi di oggi. Non dimentichiamoci che il film è del 1973 (anche se poi, come è noto, ritornerà al cinema nel 2000, in versione integrale) e che per l'epoca significò un vero spartiacque nel genere horror, che da allora divenne un genere ‘di serie A' (il film, oltre ad aver avuto un successo mondiale, vinse un paio di premi Oscar, tra cui uno alla migliore sceneggiatura a William Peter Blatty, che ha anche scritto il romanzo da cui il film è tratto.
 

Cosa mai successa ad un film horror, e che terrorizzò non poco. Adesso, per quanto molto ben fatto e innovativo nella sua carica sovversiva, fa molto meno effetto, anche se sono ancora tanti quelli a cui ancora fa paura.

Però, forse anche per esorcizzare questa paura, io non riesco a non ridere di fronte a questa bimba sfigurata dalle cicatrici, con la pelle putrida e una voce che sembra un misto tra il cantante dei Motorhead e la cantante degli Arch Enemy (sentire per credere)? Leggenda vuole che l'attrice che doppiava la ragazzina indemoniata nella versione inglese, tale Mercedes McCambridge, fu costretta dal regista Friedkin (premio Oscar nel 1971 con Il braccio violento della legge) a fumare 3 pacchetti di sigarette al giorno, bere whisky come acqua e mangiare uova crude e mele acerbe, per ottenere quel particolare timbro di voce che può venire a chiunque la mattina appena alzati, dopo una notte di sbronze.

Effetti speciali sonori, visivi e di trucco di gran classe e artigianali, come in tutti i migliori film horror (ad esempio i rumori strani che la ragazza fa, sono un misto di registrazioni di maiali macellati, sciami di api e bambini indemoniati). Colonna sonora efficace ed inquietante sin dall'inizio. Bravi tutti gli attori, ma un plauso speciale va, oltre a quello ovvio per la leggendaria Linda Blair, ad Ellen Burstyn che interpreta la madre della ragazza (che bestemmia come Germano Mosconi contro tutto e tutti) e Jason Miller che interpreta il complessato padre Carras. Tutta la scena dell'esorcismo è da antologia (anche se in realtà gli esorcismi veri sono molto meno spettacolari...)

Comunque, un film di culto, in tutti i sensi, che ha avuto (come qualunque film di culto) una serie infinita di imitazioni. Vi segnalo le più divertenti: l'italiano L'Esorciccio di Ciccio Ingrassia, del 1975 con Lino Banfi e Riposseduta, del 1990 con Leslie Nielsen e la stessa Linda Blair (cresciuta ovviamente) in una parodia di sé stessa.

Mirko Ciardi

Per commenti: mirko.metal@yahoo.it