Commento; La band del Texas torna dopo ben quattro anni dal precedente bellissimo All Of A Sudden I Miss Everyone e lo fa con un disco formato da soli sei brani (come al solito rigorosamente strumentali). Le cose non girano tutte per il verso giusto poiché le iniziali Last Known Surroundings e Human Qualities risultano abbastanza noiose e sulla stessa lunghezza d’onda di progetti simil ambient come i Labradford. Per fortuna ci sono però anche gli altri quattro pezzi: Trembling Hands potrebbe addirittura essere un singolo da alta rotazione radiofonica. (qui si potrebbe parlare più correttamente di indie rock), mentre Be Comfortable, Creauture, Postcard From 1952 e Let Me Back In ripropongono le classiche progressioni chitarristiche del complesso. In definitiva un album che non convince in pieno, ma gli Explosions In The Sky, arrivati al traguardo del quinto disco in studio, rimangono il faro più luminoso della scena post rock internazionale. Assomiglia a: Mogwai, Godspeed You Black Emperor! Dove ascoltarlo: in un campo di aviazione, osservando l’atterraggio dei deltaplani. |