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CARLO MARIA LOMARTIRE Festival: 60 anni di Sanremo, una storia italiana

Autore: Carlo Maria Lomartire

Casa Editrice: Mondadori

Pagine: 294

Prezzo di copertina: € 18,50


Lo confesso, ho sempre amato Sanremo. E’ una cosa che mi diverte. Come la visione dei film porno visti nell’età in cui i tuoi amici fanno già sesso, la passione per Sanremo è una cosa che non si confessa. La si coltiva in silenzio. L’uscita di un libro che, fin dal titolo, promette di raccontare il Festival, sottolineandone le connessioni storiche e sociologiche, è dunque per me un qualcosa al quale è davvero difficile resistere. E mi spinge pure a fare coming out su questo mio vizio politically uncorrect. Badate bene, a me non piace (salvo rarissime eccezioni) la musica che ci propina la kermesse ligure; mi piace però lo show ed il fatto che per una settimana, che lo si voglia oppure no, si parla in giro solo di questo.
Ma arriviamo al libro; l’abito non fa il monaco e questa regola deve essere ancora di più applicata agli scrittori, ma qui è doveroso sottolineare che Carlo Maria Lomartire, oltre a scrivere per Mondadori, è stato anche caporedattore del TG5 e vide direttore di Studio Aperto. E perché è doveroso? Perché il nostro autore dà una lettura “pidiellista” della storia della canzone italiana. Sanremo è quel piccolo angolo di mediocrità nazionalpopolare che è sfuggito alle fobie snob dei soliti intellettuali di sinistra, di quelli che pretendono di sapere sempre tutto. Non che lo dica proprio chiaramente, ma lo si legge in controluce, tra le righe di certi passaggi riservati agli anni ’70 o ai più vicini anni ’90. E ovviamente anche Silvio Berlusconi, che non mi risulta abbia mai avuto qualcosa a che fare con Sanremo, fa parte di questo meccanismo dell’Italia “reale”, vicina ai cittadini e lontana dai club intellettuali.
Lettura di per sé da prendere sul ridere per la faciloneria con cui ci viene propinata (anche se qualche difettuccio radical chic la sinistra italiana innegabilmente lo ha), se non che il libro fallisce proprio dove poteva essere più incisivo. Sanremo è un fenomeno di costume talmente grande che sicuramente si poteva fare meglio nel raccontarne le implicazioni sociali. Invece troppe righe sprecate a raccontare le vicissitudini dell’organizzazione (con l’inizio romanzesco veramente fuori luogo) e le vicende arcinote della storia contemporanea del nostro paese, senza trovare le necessarie connessioni con il Festival e con le canzoni di volta in volta in gara (salvo per le primissime edizioni).
Per concludere il ragionamento vi riporto un brano del libro che fa capire molto del suo tenore (si riferisce all’edizione del 1996):
“..Si cominciò con l’ospite più illustre, Bruce Springsteen. Senza orchestra, accompagnandosi solo con chitarra e armonica il Boss esegue The Ghost Of Tom Joad e come spesso accade alle grandi star americane è pieno di pretese: vuole cantare per primo e che il presentatore non resti sul palco, vuole essere inquadrato solo in primo piano illuminato da un ‘occhio di bue’ fisso……Vince Ron (Rosalino Cellamare) con la sua Vorrei incontrarti fra cent’anni”.
Non vi fa ridere?

Ecco i vincitori di tutte le edizioni di Sanremo:

1951 – Nilla Pizzi: Grazie dei fiori
1952 – Nilla Pizzi: Vola colomba
1953 – Carla Boni / Flo Sandon’s: Viale d’autunno
1954 – Giorgio Consolini / Gino Latilla: Tutte le mamme
1955 – Claudio Villa / Tullio Pane: Buongiorno tristezza
1956 – Franca Raimondi: Aprite le finestre
1957 – Claudio Villa / Nunzio Gallo: Corde della mia chitarra
1958 – Domenico Modugno / Johnny Dorelli: Nel blu dipinto di blu
1959 - Domenico Modugno / Johnny Dorelli: Piove
1960 – Tony Dallara / Renato Rascel: Romantica
1961 – Betty Curtis / Luciano Tajoli: Al di là
1962 – Domenico Modugno / Claudio Villa: Addio….addio
1963 – Tony Renis / Emilio Pericoli: Uno per tutte
1964 – Gigliola Cinquetti / Patricia Carli: Non ho l’età
1965 – Bobby Solo: Se piangi, se ridi
1966 – Domenico Modugno / Gigliola Cinguetti: Dio come ti amo
1967 – Claudio Villa / Iva Zanicchi: Non pensare a me
1968 – Sergio Endrigo / Roberto Carlos Braga: Canzone per te
1969 – Iva Zanicchi / Bobby Solo: Zingara
1970 – Adriano Celentano / Claudia Mori: Chi non lavora non fa l’amore
1971 – Nicola Di Bari / Nada: Il cuore è uno zingaro
1972 – Nicola Di Bari: I giorni dell’arcobaleno
1973 – Peppino Di Capri: Un grande amore e niente più
1974 – Iva Zanicchi: Ciao cara, come stai?
1975 – Gilda: Ragazza del sud
1976 – Peppino Di Capri: Non lo faccio più
1977 – Homo Sapiens: Bella da morire
1978 – Matia Bazar: E dirsi ciao
1979 – Mino Vergnaghi: Amare
1980 – Toto Cutugno: Solo noi
1981 – Alice: Per Elisa
1982 – Riccardo Fogli: Storie di tutti i giorni
1983 – Tiziana Rivale: Sarà quel che sarà
1984 – Albano & Romina Power: Ci sarà
1985 – Ricchi e Poveri: Se m’innamoro
1986 – Eros Ramazzotti: Adesso tu
1987 – Gianni Morandi, Umberto Tozzi & Enrico Ruggeri: Si può dare di più
1988 – Massimo Ranieri: Perdere l’amore
1989 – Anna Oxa & Fausto Leali: Ti lascerò
1990 – Pooh: Uomini soli
1991 – Riccardo Cocciante: Se stiamo insieme
1992 – Luca Barbarossa: Portami a ballare
1993 – Enrico Ruggeri: Mistero
1994 – Aleandro Baldi: Passerà
1995 – Giorgia: Come saprei
1996 – Ron & Tosca: Vorrei incontrarti tra cent’anni
1997 – Jalisse: Fiumi di parole
1998 – Annalisa Minetti: Senza te o con te
1999 – Anna Oxa: Senza pietà
2000 – Piccola Orchestra Avion Travel: Sentimento
2001 – Elisa: Luce (tramonti a nord est)
2002 – Matia Bazar: Messaggio d’amore
2003 – Alexia: Per dire di no
2004 – Marco Masini: L’uomo volante
2005 – Francesco Renga: Angelo
2006 – Povia: Vorrei avere il becco
2007 – Simone Cristicchi: Ti regalerò una rosa
2008 – Giò Di Tonno & Lola Ponce: Colpo di fulmine
2009 – Marco Carta: La forza mia
2010 – Valerio Scanu: Per tutte le volte che
2011 – Roberto Vecchioni: Chiamami ancora amore
2012 – Emma Marrone: Non è l’inferno