Autore: Greg Prato Casa Editrice: Odoya Srl Pagine: 527 Prezzo di copertina: € 24,00 L'alternative rock di Seattle è il motivo essenziale per il quale sono divenuto un appassionato di musica. Mi sono pertanto avvicinato con un certo scetticismo a questo libro un po' particolare, che si concentra sul periodo 1986 - 1996 ed esclusivamente sulla scena dello Stato di Washington. Grunge Is Dead non è un racconto lineare, ma invece una raccolta di testimonianze orali e di istantanee che raccontano in un modo diverso dal solito una delle ultime epopee della storia della musica rock. Inizialmente sono rimasto interdetto da questo approccio, ma poi la lettura è iniziata a divenire avvincente, anche perché il lettore si abitua presto a capire quali sono le "voci" e le testimonianze degne di fede e quali quelle piene di risentimento, invidia o dettate dagli abusi di droga ed alcol dei "bei tempi che furono". La conclusione finale è però che c'è davvero poco da raccontare. Quella musica, ma sì, chiamiamola pure grunge, arrivò al cuore di così tante persone perché era estremamente vera e perché parlava di tutti. I sostenitori dell'hard rock anni '80 direbbero che quello è stato il momento in cui il rock è iniziato a morire, ma a noi, che per inciso c'eravamo invischiati fino al collo, queste considerazioni non possono importare. La rabbia, l'emarginazione, la tristezza cosmica tipica degli adolescenti di tutto il mondo iniziò a vendersi sotto forma di cd da milioni di copie. Wow! Cosa volete che ce ne importasse delle groupies che facevano i pompini ai Guns N'Roses? Beati loro, ma i Nirvana, i Pearl Jam e compagnia cantante erano sangue del nostro sangue. E perdio finché ci saranno persone come me su questa terra, il "grunge" non sarà mai morto. E di pazzi così ne conosco diversi. Amen. Come degna conclusione di questa tirata, ecco un suggerimento per un piccola compilation dell'epoca d'oro del Seattle rock: Green River: Hangin' Tree Mudhoney: Touch Me, I'm Sick Soundgarden: Nothing To Say Screaming Trees: Windows The Fastbacks: Swallow My Pride Mother Love Bone: Crown Of Thorns Nirvana: Love Buzz Temple Of The Dog: Reach Down Alice In Chains: Man In The Box Mark Lanegan: Mockingbirds Pearl Jam: Even Flow Chris Cornell: Seasons Melvins: Night Goat Brad: Screen Hole: Violet Tad: Halcyon Nights Life Of Agony: Ugly Mad Season: Long Gone Day Satchel: Not Too Late |