Anno di pubblicazione: 2013 Provenienza: U.S.A. Genere: metalcore, crossover, math rock Voto: ***1/2 Brano migliore: Nothing's Funny
Commento: Quando i Dillinger Escape Plan si rivelarono al mondo, era il 1999, un sacco di gente strabuzzò gli occhi e saltò dalla sedia. Quella band lì alzò il livello della furia hardcore e del math verso limiti forse insuperabili. Adesso il gruppo del New Jersey arriva al quinto album e l'effetto sorpresa non c'è più, un po' perché ci sono molti altri gruppi più giovani che solcano gli stessi tempestosi mari ed un po' perché più passa il tempo e più i DEP assomigliano ai Faith No More. Il loro perverso metalcore tutto stop and go oggi riesce anche ad aprirsi verso indovinate melodie in odore di black music. Non è un male assomigliare ai Faith No More, anzi. Inoltre i Dillinger Escape Plan piazzano almeno quattro canzoni devastanti che ci ricordano i loro inizi (Prancer, When I Lost My Bet, Magic That I Held You Prisoner, Crossburner). L'originalità è svanita con il tempo e lo dimostra anche la copertina che mostra una piuma, simbolo di leggerezza, che sicuramente contrasta con la pesantezza della musica contenuta nel disco. Se vi ricordate ci aveva già pensato la Henry Rollins Band con la cover di Weight. Era il 1994 ed i Dillinger Escape Plan probabilmente a quell'epoca erano ancora alla high school a cercare di capire chi cazzo avrebbe suonato la batteria nella loro stralunata band. Assomiglia a: Meshuggah, System Of A Down, Shellac, Faith No More Dove ascoltarlo: imprigionati in un fumetto noir.
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