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ZERO - 11/9 LA COSPIRAZIONE IMPOSSIBILE - Giulietto Chiesa - Massimo Polidoro

ZERO perchè la versione ufficiale dell'11/9 è un falso
(G. Chiesa, Piemme, 2007)
11/9 La cospirazione impossibile
(a cura di M. polidoro, Piemme, 2007)



Sappiamo davvero tutto sull'11/9? Due volumi della stessa casa editrice, usciti in contemporanea, si offrono ai lettori più curiosi per fare il punto su questo argomento, tra i più controversi e complessi della storia recente. Va detto intanto che i due libri sostengono tesi contrapposte. Zero, che presenta contributi, tra gli altri, di Giulietto Chiesa, Claudio Fracassi, Franco Cardini e di saggisti e ricercatori americani come Gore Vidal, David Ray Griffin e Webster Tarpley, denuncia chiaramente, fin dal titolo, la falsità della versione ufficiale degli eventi presentata dall'amministrazione americana, permeata da "omissioni, distrazioni, dimenticanze, silenzi" difficili da giustificare in toto. Diversamente, il volume curato da Massimo Polidoro e dallo staff degli scienziati del CICAP (Centro di controllo per le affermazioni sul paranormale) si sofferma sulle lacune delle cosiddette teorie alternative, e cioè di quelle ipotesi che adombrano la partecipazione, o almeno la colpevole connivenza, degli stessi Stati Uniti nella progettazione e nell'attuazione degli attentati.

  Sono dunque libri che, comunque la si pensi, possono essere utili da leggere in parallelo, dato il costo relativamente contenuto e il diverso metodo di indagine che offrono. La cospirazione impossibile si concentra, sherlockianamente, sul valutare l'attendibilità delle teorie alternative attraverso un'analisi scientifica dei fatti. Gli ingegneri e i fisici del CICAP dissezionano gli eventi con saggi mirati (Attacco al WTC, Attacco al Pentagono, Il volo United 93) sfatando alcuni dei sospetti più radicati sull'argomento. Non è impossibile, da un punto di vista scientifico, che le torri del WTC siano crollate a causa del ‘semplice' calore degli incendi dovuti al carburante degli aerei.
 Non è impossibile che un aereo di linea si sia praticamente ‘dissolto' nel Pentagono, né che un terrorista addestratosi su un simulatore abbia fatto schiantare il suddetto aereo sul Pentagono a volo quasi rasoterra.Alle critiche della teoria ufficiale vengono mosse accuse di superficialità, intenzionale distorsione degli elementi di indagine e idealizzazione negativa degli Stati Uniti e dei loro mezzi militari.Buona parte del libro è poi dedicata alla cosiddetta mentalità complottista, di cui si indagano origine e meccanismi psicologici (interessante, a questo riguardo, il contributo dello psicologo sociale Lorenzo Montali).

La conclusione sostanzialmente condivisa dagli autori del libro è che la versione ufficiale dei fatti, pure non perfettamente dimostrabile, risulta senz'altro meno improbabile di qualsiasi versione alternativa.
Il punto di vista prescelto da Zero è, diversamente, quello di un'analisi storico-politica.

Il politologo canadese Michael Chossudowsky (Al Qaeda e la guerra al terrore) e il giornalista tedesco Jurgen Elsasser (Da Sarajevo ad Amburgo. Terroristi, agenti, doppiogiochisti) mostrano i legami profondi, e reiterati nel tempo, tra la rete terroristica islamica che conosciamo come Al-Qaeda e i servizi segreti pakistani e occidentali, legami che riemergono alle indagini fino all'11/9 e suscitano penetranti interrogativi. Giulietto Chiesa (Come Marte ha vinto Venere l'11 settembre) ricostruisce il contesto politico di un'offensiva contro il terrorismo internazionale lanciata dopo l'11/9 ma preparata ben prima, con singolare preveggenza, mentre Franco Cardini e Marina Montesano (Neocon. Politica, cultura, affiliazioni del movimento neoconservatore) illustrano l'inquietante retroterra culturale dei protagonisti USA (i neoconservatori) di tale politica. Se il teologo David Ray Griffin si dedica a smontare quelle che chiama le omissioni e mistificazioni del Rapporto della Commissione sull'11/9, il contributo più estremo e preoccupante (Anatomia d'un coup d'etat) viene dallo storico e saggista Webster Tarpley, che si concentra sulla abnorme quantità di esercitazioni militari in programma l'11/9 che riguardavano, a dispetto delle successive assicurazioni ufficiali, esattamente lo stesso scenario degli attentati, e cioè aerei dirottati contro obiettivi sensibili. Chi era, allora, che non sapeva?

Alla fine di una lettura critica, si può rimanere singolarmente insoddisfatti. La cospirazione impossibile si concentra, anche troppo, sul dettaglio. Zero, anche troppo, sul quadro e sul contesto. Come se toccasse a noi discernere, collegare, valutare. Senza fidarsi (troppo) di autorità scientificamente, o politicamente, assicurate. Ma forse non è davvero un male. Perché due cose sono certe. L'11/9 rimarrà (per sempre?) un mistero. E, comunque sia andata, ci riguarda tutti.

Luca Perlini