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BAUSTELLE Fantasma

Anno di pubblicazione: 2013

Provenienza: Italia

Genere: cantautorato

Voto: ****

Brano migliore: Radioattività


Commento: Qualche anno fa attendevamo Wow dei Verdena come il disco che avrebbe portato alla maggiore età un certo ultimo periodo della musica italiana. Il trio bergamasco a mio parere fallì nel compito (assegnato da altri e non ricercato affatto, beninteso) perché finì soltanto per farci sprofondare in uno strano revival psichedelico, fatto di incubi incompiuti e jingle degli anni di piombo. L'autore pop Francesco Bianconi riesce invece dove altri avevano fallito: a licenziare cioè il disco definitivo di questi tempi. Fabrizio De André viene resuscitato nelle tematiche, nelle liriche e perfino nel modo di cantare, eliminando uno dei grandi residui tabù della musica italiana. Il cantautore genovese è talento irraggiungibile e quindi nessuno ha mai provato davvero ad affiancarlo. Ecco i Baustelle tentano questa carta, non ci riescono (ovvio), ma almeno ci provano e all'improvviso il cantautorato italiano esce dal suo destino "minimal chic" per ricercare ancora una volta il gigantismo delle idee vere. Fantasma ha tutta l'aria di essere un concept album, lo si nota per una certa propensione al rimando, per gli intermezzi strumentali che legano i brani, per i temi che si rincorrono tra le strofe e gli incisi. Non si riesce però ad afferrare in pieno il senso di questa storia, proprio perché le sollecitazioni sono innumerevoli e le chiavi di lettura infinite. Album molto lungo e ricchissimo di arrangiamenti orchestrali, oserei dire lussureggiante nel suo non negarsi proprio niente. Bianconi si dimostra scrittore di vaglia (Nessuno, Diorama) e pure generoso nell'affidare alla bella voce di Rachele Bastreghi alcuni dei pezzi più nobili della scaletta (Monumentale, Maya colpisce ancora, Radioattività). Amanti dell'indipendenza a tutti i costi, girate al largo o in alternativa munitevi di pentole e pomodori per inaugurare il ritorno delle grandi contestazioni ai concerti pop. Wow, appunto.


Assomiglia a: vedi sopra. Nei testi spesso echeggiano anche Battiato e Fossati (Bianconi conoscerà Stella benigna, che dite?), ma non è che esageriamo ad attribuire solo a costoro la capacità di costruire testi fantasiosi e ricchi di citazioni colte?

Dove ascoltarlo: in un cimitero monumentale, aspettando di notte i fantasmi che lo infestano.

 Lorenzo Allori