Anno di pubblicazione: 2012 Provenienza: Italia Genere: Guccinico Voto: *** Brano migliore: L'utlima volta, Su in collina La vita è fatta anche di ultime volte che non ci accorgiamo siano le Ultime Volte. Quelle che poi si girano, ti fanno ciao e non le rivedi più. E magari non te ne accorgi, ma se ci pensi è vero: l'Ultima Volta che sei andato a scuola a piedi, l'Ultima Volta che sei andato ad accendere il motorino e lui, maledetto, ha deciso che voleva morire proprio quel giorno, l'Ultima Volta che ti hanno comprato le caramelle alla fiera, l'Ultima Volta che hai fatto il bagno in mare nudo, perché magari a sei anni ti importava un accidente. L'Ultima Volta che Guccini farà un disco, pare, sarà proprio questa. E se il Guccio deve smettere di pubblicare, lo fa con stile. Un po' come tutto quello che ha fatto finora. L'Ultima Thule pare essere il disco d'addio del gigante emiliano, domiciliato nella sua Pavana dove ormai anche la porta verde di Amerigo è sparita: verniciata e riportata a legno. Thule è un'isola a nord del nord, quasi leggendaria, che niente ci rientra con l'immaginario nazista (biondi, occhi azzurri e idee confuse) e, sulla copertina di questo disco, c'è un veliero intento a raggiungerla attraverso i ghiacci eterni di un mare che più freddo non si può. Questo disco è una chicca per dire ciao: c'è L'ultima volta, con tutte le ultime volte che poi ti vengono in mente in un vero e proprio moneto "oh, merda!", c'è Su in collina, storia nella storia della lotta partigiana e delle vite che, in collina, ci sono restate. Il Testamento di un pagliaccio è un ritratto impietoso dell'oggi, ora e qui. E L'ultima Thule se ne sta lassù, nel nord del nord, a vedere se succede qualcosa. Puro Guccini, pura nostalgia.
Assomiglia a: fondamentalmente, a un disco di Guccini Dove ascoltarlo: In un'osteria, davanti a un bicchiere di rosso |