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Binker And Moses – Journey To The Mountain Of Forever

Anno di pubblicazione: 2017

Nazione: Gran Bretagna

Genere: Jazz

Giudizio: ****

 

Brani: The Departure / Intoxication From The Jahvmonishi Leaves / Fete By The River / Trees On Fire / The Shaman's Chant / Leaving The Now Behind / The Valley Of The Ultra Blacks / Gifts From The Vibrations Of Light / Mysteries And Revelations / Ritual Of The Root / The Voice Of Besbunu / Echoes From The Other Side Of The Mountain / Reverse Genesis / Entering The Infinite / At The Feet Of The Mountain Of Forever

 

Brano migliore: Trees On Fire

 

Musicisti: Binker Golding (sax tenore), Moses Boyd (batteria), Evan Parker (sax tenore, sax soprano), Byron Wallen (tromba), Tori Handsley (arpa), Sarathy Korwar (percussioni), Yussef Dayes (batteria)



Il successo planetario di The Epic di Kamasi Washington ha riaperto porte che erano chiuse dall'inizio degli anni '70. Questo album, a cominciare dalla discutibile copertina fantasy, è un lungo e torrenziale viaggio nel misticismo tipico della seconda metà degli anni '60, attraverso un sound sì citazionista, ma talvolta anche foriero di notevoli sorprese.

Il primo cd si intitola The Realm Of Now e vede i due leader esibirsi in duo. E' musica ribollente, che spesso si allontana dal jazz, per ricercare la tensione ritmica tipica del funk o addirittura dell'hip hop. In particolare Moses Boyd fa un figurone in brani a cui sicuramente merita dare almeno un ascolto non distratto (Intoxication From The Jahvmonishi Leaves, Trees On Fire).

Nel secondo cd, intitolato The Realms Of The Infinite, entrano in scena invece i vari ospiti ed un susseguirsi di rimandi all'epoca d'oro del free jazz ed a certa produzione di Alice Coltrane (non a caso uno degli elementi portantini questo sound è l'arpa di Tori Handsley). In questo ambito sguazza come un pesce il talento solistico di Evan Parker.

Journey To The Mountain Of Forever potrebbe preludere ad un rinascimento del jazz britannico. Per il momento si "limita" ad essere il disco jazz più convincente della prima metà del 2017.
Lorenzo Allori