Genere: jazz Provenienza: Gran Bretagna Etichetta: Splash Point Records Anno: 2012 Voto: ***** Feet Do Your Stuff / Only Why No More / Small Day Tomorrow /Spring Can Really Hang You Up The Most / In A New York Minute / Love Go Round / In A Matter Of Moments / Down / Nothing Is Mine Now / Scars / Stranger / Killing Time / Noir / Nothing Lasts Forever / Ballad Of The Sad Young Men (*) Ian Shaw voce, pianoforte / Simon Wallace pianoforte / Sue Richardson flicorno (*) Lo dico subito, è un bel disco. La registrazione è avvenuta in studio, in una sorta di esecuzione "live" subito catturata dai microfoni per non disperdere l'atmosfera di intimità, lirismo, immediatezza che hanno reso così vive le composizioni della poetessa e autrice di testi di canzoni anglo americana Fran Landesman, grazie alla splendida voce di Ian. Il lavoro al pianoforte viene equamente diviso tra Ian Shaw stesso e Simon Wallace che è stato l'autore della maggior parte delle canzoni, eccetto la più famosa (se ne conta anche una versione di Ella Fitzgerald), quella Spring Can Really Hang You Up The Most scritta invece da Tommy Wolff. "Francamente ero un po' stanca di sentire Spring... fino a quando non ne ho ascoltato l' interpretazione di Ian" Queste le parole della Landesman stessa, quando Ian shaw fu chiamato ad interpretare questa splendida ballad nella primavera del 2011 all' Art Song Season un concerto tutto in onore dell' ironica, vulcanica, intensa autrice. E' vero, si possono scoprire infinite emozioni e suggestioni che vengono in qualche magico modo restituite dalla voce di Shaw (e dall'attenta sottolineatura del pianoforte), che non fanno sentire la mancanza di una qualsiasi forma di accompagnamento ritmico. Lo scorrere dei brani è un ascolto che può aprire mille percorsi dell'anima. Ian Shaw, acclamata voce maschile dal jazz award della BBC nel 2004 e nel 2007, conferma il suo stato di grazia, amplia, in questo lavoro, la sua immediata naturale capacità di far pulsare una canzone grazie alle infinite sfumature della sua voce. |