Anno di pubblicazione: 2016 Nazione: Italia / Francia / Svezia Genere: Jazz Giudizio: ***1/2 Brani: Apnea / Blue Silence / Aurore / Kristallen Den Fina / Giselle / E varie notti tre vie notai / Farval / Gnossienne N. 1 / Lili / Leklat / Le livre d'un père sarde / Si dolce è il tormento Brano migliore: Si dolce è il tormento Musicisti: Jan Lundgren (pianoforte), Paolo Fresu (tromba, flicorno), Richard Galliano (fisarmonica) Nel 2007 questa strana collaborazione sul tema delle musiche del Mediterraneo, che vedeva coinvolto anche un noto musicista svedese (!!!) deflagrò sulla scena mainstream internazionale, consacrando definitivamente il nostro Paolo Fresu come una delle voci più autorevoli della tromba moderna. Dopo nove anni i tre amici tornano sul luogo del delitto, ma il risultato è molto diverso e direi anche meno spumeggiante. L'aria cameristica che si respira in questo secondo Mare Nostrum valorizza maggiormente il rigore formale del pianismo di Lundgren, mentre quello più penalizzato è naturalmente il romanticismo folk jazz di Galliano. Che questa volta ci si trovi in ambiti piuttosto formali lo si capisce anche semplicemente scorrendo la scaletta, che vede anche rivisitazioni jazzate di brani di ambito accademico (Claudio Monteverdi ed Erik Satie gli autori, peraltro di epoche completamente diverse). In definitiva il disco è godibile, ma questa volta non si riesce a percepire del tutto l'odore del mare che filtra dalle finestre delle case affacciate sul porto. |