Anno di pubblicazione: 2015 Nazione: Italia Genere: Jazz Giudizio: **1/2 Brani: Remembering Esbjorn / A due / Click Clock / Il paradiso degli sciocchi / L'istrione / Se vuoi andare via / Un amico immaginario / Africa / L'allegra tristezza Brano migliore: Il paradiso degli sciocchi Musicisti: Raffaele Casarano (sax contralto, sax soprano, effetti elettronici, voce), Mirko Signorile (pianoforte), Marco Bardoscia (contrabbasso, effetti elettronici), Cristiano Calcagnile (batteria), Alessandro Monteduro (percussioni), Erik Honoré (effetti elettronici) Ci sono degli album che uno sceglie anche soltanto per titolo e copertina. Un titolo come Medina e la splendida serigrafia di Venezia in copertina (realizzata da Anna Sutor nel 2008) mi hanno convinto ad acquistare a scatola chiusa questo cd. Soltanto dopo ho scoperto che il produttore era Paolo Fresu e che, accanto ai musicisti, suonava l'Orchestra Sinfonica Tito Schipa. Le sonorità oscillano tra la grandeur di uno Stan Kenton e momenti più meditativi e di chiara impronta "cool jazz", guidati dalle ance del leader. Non vi è invece traccia delle attese suggestioni orientali o africane, che il titolo sembrava lasciar presagire. Anche il brano Africa è soltanto uni strano esperimento di confine tra jazz ed elettronica e certo non servono a risolverlo le poche strofe cantate per l'occasione da Casarano (peraltro il testo è stato scritto da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro). In definitiva si osserva delusi un grandissimo spiegamento di forze per ottenere un risultato quanto mai modesto.
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