Anno di pubblicazione: 2012 Provenienza: Gran Bretagna Genere: soul, pop Voto: **1/2 Brano migliore: Rapture
Commento: Antony ci è o ci fa? Questa è la domanda che mi ha assalito all'ascolto di questo stranissimo primo disco dal vivo della sua carriera. Un live album in cui Antony si fa accompagnare anche da un'orchestra sinfonica ed in cui i classici elementi delle esibizioni in presa diretta sono del tutto assenti. Nessun errore, nessun crescendo emotivo, perfino gli applausi quasi sempre cancellati in fase di produzione e missaggio. Le canzoni poi sono spesso corte ed hanno un'aria generale di incompletezza. Disco irrisolto, senza né capo, né coda, come purtroppo ultimamente troppo spesso accade al cantante inglese (newyorkese di adozione). La voce, al solito, sembra provenire da un altro pianeta. Bello l'inedito Cut The World, che apre ed intitola l'album.
Assomiglia a: Rufus Wainwright. Dove ascoltarlo: nello spot televisivo di un detergente intimo. |