Commento: Appena ventiquattro anni, esordiente, eppure già un budget ed un battage pubblicitario che di solito una major riserva agli artisti già affermati. Devo dire che comunque non è male il folk dell’inglese Ben Howard. Un delizioso zibaldone di tutto il cantautorato degli anni ’70, con qualche piccolo dettaglio più moderno. Lui ha una scrittura sempre piacevole ed una bella voce dalle interessanti inflessioni soul. Quelle che mancano talvolta sono la passione e l’intensità, ma quando il giovane Ben imbrocca l’ispirazione giusta (The Wolves, The Fear, Gracious) dimostra di essere già al livello dei grandissimi del genere. Lascia ben sperare per i prossimi album. Dobbiamo ancora una volta ringraziare i Mumford And Sons che lo hanno scoperto e lanciato l’ep Old Pine con la loro etichetta privata. Assomiglia a: John Martyn, David Gray.
Dove ascoltarlo: in un acquario, osservando la vasca delle otarie. |